Continua a destare interesse la vicenda del santone di Miggiano, l’uomo che si fa chiamare Kadir che ha creato una comunità che conta due adepti, Luigi e Marika. I tre vivono in una condizione di privazione nel nome di una religiosità estrema. La famiglia di Marika sta cercando di convincere la figlia a tornare a casa a Scicli, in provincia di Ragusa. I familiari afferma che la donna abbia bisogno di cure e pensano che il santone l’abbia plagiata e le impedisca di effettuare le analisi che potrebbero chiarire il suo stato di salute. “La vita in diretta”, programma condotto da Alberto Matano, da molti giorni segue la vicenda con un’inviata che ha raccolto le dichiarazioni dei protagonisti di questa storia che tiene i telespettatori con il fiato sospeso.
La madre di Marika, dopo giorni di scontri a distanza, ha deciso di raggiungere la figlia in Puglia con l’intento di convincere la 35enne a tornare a casa e sottoporsi alle visite mediche. La signora Concetta ha affrontato un viaggio di sei ore per riabbracciare la figlia dopo più di un anno di distanza.
Il santone di Miggiano: “Potevano venire anche prima, non glielo ha mai impedito nessuno”
“Rivoglio indietro mia figlia. Tiratela fuori da quella casa e da quello lì – ha detto più volte la donna convinta che la figlia viva una condizione di disagio – Non è più la mia Marika. Era solare, sorridente e quando arrivava a casa si parlava sempre”. Concetta racconta che Kadir imponeva alla figlia delle “punizioni”: “Faceva quello che diceva lui: non mangiava, non beveva e le diceva di lasciare famiglia e lavoro. Speravo che sarebbe ritornata dopo qualche mese, invece no. Lui le fa cambiare sempre idea”. L’anziana ha raggiunto la figlia in Salento seguita dalle telecamere de “La vita in diretta”, accompagnata dal figlio e fratello di Marika. Le due donne si sono abbracciate a lungo e hanno trascorso alcune ore insieme.
Presente all’incontro anche il santone di Miggiano. “Troppo hanno aspettato, potevano venire anche prima, non glielo ha mai impedito nessuno”, ha detto ribadendo che Marika è libera di fare quello che vuole mentre sono i suoi genitori a volerla obbligare. “Loro non parlano per amore ma sono guidati dal possesso”, ha aggiunto l’uomo.
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La mamma di Marika: “Sono delusa, vorrei che tornasse a casa da noi”
Marika si è detta contenta di avere riabbracciato la madre: “Io sono felice, sono sempre i miei genitori ma io devo andare avanti nel mio cammino verso il Cristo, per questo resto qui. Noi abbiamo visto quello che lo spirito di Kadir fa”. La giovane ha anche detto di non aver bisogno di prendere medicine: “La mia anima è guarita”. Mamma Concetta ha continuato invece a chiedere a Marika di fare le analisi. “Sono delusa – ha ammesso parlando con Alberto Matano – Io vorrei che tornasse da noi a casa, poi se vuole sta un poco e torna qui”. Ma Marika non sembra avere nessuna intenzione di lasciare Kadir e il suo percorso verso il Cristo. Ad accusare il santone di Miggiano di aver plagiato Marika è anche il padre: “Mia figlia era una ragazza solare e sorridente, ora non lo è più”. La famiglia ha denunciato l’uomo dopo che la ragazza, che soffre di anemia, è andata via di casa e ha perso almeno 10 chili.
Il padre di Marika: “Questo calvario è iniziato dopo la fine di una relazione”
Sembra che Marika abbia conosciuto Kadir via Facebook nel periodo della pandemia. La scorsa settimana dopo giorni di assedio da parte dei giornalisti l’uomo aveva anche avuto un scatto d’ira e aveva aggredito le inviate de “La vita in diretta” e Pomeriggio Cinque”. “Mia figlia aveva un fidanzato – spiega ancora il padre della ragazza al ‘Corriere della Sera’ – ma dopo la fine della loro relazione è iniziato questo calvario. Lavorava come cameriera in un bar, poi ha conosciuto Kadir”. “Abbiamo saputo che Kadir la costringe a lunghi periodi di digiuno per ‘punirla’, per ‘salvarle e purificarle l’anima’. Oltre a questo, la costringe a svolgere lavoretti umilianti o a sottostare a penitenze, come quella che fece quando girò nuda”, aggiunge.
Infine, l’uomo dichiara che la figlia non avrebbe mai subito abusi sessuali, ma la situazione è delicata e preoccupante: “Con Marika ci sentiamo 2-3 volte, anche 4 volte a settimana. Ma non vuole che dica cose contro di lui o che parli male di lui. Non credo che riusciremo mai a convincerla a tornare a casa”.