Ad agitare le acque nella seconda serata del “Festival di Sanremo” ci ha pensato Fedez. Invitato ad esibirsi a bordo della nave Costa Smeralda ormeggiata al largo della città dei fiori, il rapper ha proposto un freestyle prodotto da Salmo in cui, tra le altre cose, si è scagliato contro le politiche abortiste e contro il “solito” Codacons. Ma non è finita qui. Perché durante la performance, il cantante ha strappato una foto che ritraeva il viceministro delle Infrastrutture Galeozzo Bignami in divisa da nazista. Consapevole del polverone che avrebbe scatenato, Fedez ha citato l’art. 21 della Costituzione e si è assunto ogni responsabilità. “Il testo di questa canzone non era stato enunciato allo staff qui presente della Rai”. Ha tenuto a precisare.
“La gestualità può fare molto male quando diventa un attacco personale”
Stamani, in conferenza stampa, Stefano Coletta, direttore della Direzione Intrattenimento Prime Time, si è dissociato dal suo dissing e dal suo gesto. “Non eravamo a conoscenza della performance – ha dichiarato – O meglio l’artista ce ne aveva comunicata una, dicendoci poi che l’avrebbe cambiata. A nome della Rai, ritengo che la libertà sia un diritto sacrosanto che deve esprimersi attraverso tutte le forme d’arte. Sempre a nome della Rai, ma anche dei vertici e su mio nome, mi dissocio fortemente dagli attacchi personali che la performance di Fedez ha rappresentato, soprattutto nella gestualità. La testualità può avere una libertà espressiva ma la gestualità può fare molto male quando diventa un attacco personale che io contesto fortemente e che il servizio pubblico non può ammettere. Non è più libertà, non è più diritto quando poi si tramuta in un attacco personale, per altro un viceministro del nostro Governo che si era trovato più volte a dover chiedere scusa per una foto. Era un capitolo molto chiuso. Questo tipo di attacchi non sono sintomo di libertà. Come rappresentante del servizio pubblico, non possiamo che sottolineare che quando poi l’attacco diventa frontale non c’è libertà che tenga”.
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Il Codacons: “Al di là della scarsa qualità musicale, la ‘canzone’ di Fedez ci è piaciuta”
A prenderla bene, tutto sommato, è stato il Codacons che “ringrazia Fedez e promuove l’intervento del rapper durante la puntata di ieri del Festival di Sanremo”. “Al di là della scarsa qualità musicale, la ‘canzone’ di Fedez ci è piaciuta – ha detto il presidente Carlo Rienzi in una nota – Vogliamo ringraziarlo per aver portato una associazione dei consumatori al centro del Festival, dando così spazio a chi tutti i giorni si batte per la difesa dei diritti degli utenti”. “La responsabilità di eventuali violazioni delle norme in tema di propaganda elettorale è in capo alla Rai – ha aggiunto – e l’azienda dovrà valutare i provvedimenti da adottare nel caso in cui partecipanti o ospiti del Festival abbiano violato i regolamenti cercando di influenzare i risultati delle prossime elezioni. Quanto agli attacchi e alle critiche politiche contenute nell’intervento di Fedez, riteniamo si tratti di espressione della libertà di pensiero”.
Fiorello improvvisa un rap improbabile: “E’ responsabilità mia questo”
Quasi a fine puntata, in collegamento con l’Ariston, Fiorello si è divertito a prendere in giro Amadeus: “Stasera non è successo niente, a parte Fedez che ti ha tirato le castagne dal fuoco. Appena ho sentito il testo della canzone, ho detto: ‘Eccalà…un’altra…Swiffer ha colpito ancora’”. Quindi ha improvvisato un improbabile rap a margine del quale ha detto: “E’ responsabilità mia questo”. “Fedez si è preso le sue responsabilità – ha aggiunto lo showman siciliano al DopoFestival – perché ha capito che ormai Amadeus è al limite, non ne può più. Ogni tanto guardo la conferenza stampa e si deve difendere da tutti quanti. Bravo Fedez, mi sei piaciuto”.