Mancano due giorni al 71esimo “Festival di Sanremo” e, come svela ai microfoni di Radiotube, Amadeus non ha mai pensato di gettare la spugna. Nemmeno quanto tutto sembrava essere sul punto di crollare.
“Questo Sanremo è nato il 4 febbraio”
“Abbiamo avuto l’ok il 4 febbraio – svela – Questo Sanremo come lo vedrete è nato il 4 febbraio, è incredibile. Ho cominciato a lavorare al Festival a maggio e mi ero fatto un film. Pensavo che saremmo stati fuori, non dico completamente, dalla pandemia. C’è stato un momento in cui tutto stava precipitando. Mi si sgretolavano tutte le cose, le idee non venivano prese, capivo che c’era una situazione pandemica importante. Non potevo ribellarmi per il gusto di ribellarmi, non mi appartiene”.
“Non è vero che ho minacciato di andarmene”
Il conduttore e direttore artistico ammette di aver insistito fino all’ultimo per avere il pubblico in platea all’Ariston. “Ho pensato ai 26 cantanti in gara, ai giovani, agli ospiti – confida – Entri in un teatro, per quanto bello sia, per quanto la scenografia di Castelli sia meravigliosa, ma alla fine davanti non hai nessuno, le telecamere sono lontane, non vedi nessuno. Allora ho detto: ‘pensiamo ai medici, alle persone tamponate, a quelle vaccinate, a fare cinque serate spensierate per loro’. Non è stato possibile, siamo stati attaccati da tutti. E’ stato l’unico momento in cui mi sono dovuto fermare ventiquattr’ore a riflettere e non è vero che ho minacciato di andarmene. Quando prendo un impegno vado avanti come un caterpillar”.
“I soldi risparmiati non facendo il Festival non sarebbero andati a chi è in difficoltà”
L’adrenalina è tornata dopo un episodio in particolare. “L’interruttore mi è scattato quando mi hanno mandato la foto dall’Ariston dei 300 operai che stavano ultimando il palco – spiega – ‘Sai che ti salutano?’. Ho avuto un colpo al cuore, emotivamente. Era il simbolo di qualcosa che stava crescendo, mai nella vita avrei pensato di sospendere un Festival. Molti pensano che non facendolo i soldi risparmiati vadano a chi è in difficoltà, non è così. Gli investitori investono molto sulla kermesse. Gli sponsor hanno aderito tutti, se avessi avuto altri spazi avrebbero preso anche quelli. Le aziende hanno bisogno di visibilità. Malgrado alcune cose che non ci saranno, gli sponsor ancora legati alla serata sono presenti e hanno fatto investimenti importanti”.
“Quest’anno è un altro Sanremo, è un’altra Italia”
“L’anno scorso durante la sigla iniziale dell’Eurovisione avevo una sensazione di serenità, malgrado le polemiche ero davvero sereno. Quest’anno non lo so. L’emozione che avrò sarà diversa, per forza. E’ un altro Sanremo, è un’altra Italia”, conclude.
Una ballerina e un tecnico positivi al Covid-19
Nell’attesa che si accendano i riflettori sul Festival, altre due persone coinvolte nella kermesse sono risultate positive al test rapido che viene effettuato prima di varcare la soglia del teatro Ariston. Si tratta di una ballerina del corpo di ballo di Elodie e di un tecnico di Radio Rai.
Per entrambi è scattata immediatamente la quarantena. Adesso tocca al tampone molecolare confermare o smentire il primo esito. Nei giorni scorsi, sono risultati positivi anche un componente dell’orchestra e i gemelli Dallai che saranno regolarmente in gara tra i Giovani perché si sono negativizzati.
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