Samuele Bersani rompe il silenzio sulla malattia che lo scorso novembre lo ha costretto a fermare e rinviare il tour teatrale “Samuele Bersani & Orchestra 2024”, previsto per novembre e dicembre 2024 e rinviato a marzo 2025. Durante la prima tappa, agli Arcimboldi di Milano, dopo le prime tre canzoni, il cantautore romagnolo ha sorpreso i presenti con la sua rivelazione.
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“Non ho fatto interviste con nessuno e ho voluto dirlo personalmente”
“Vedete, si pensa sempre che capiti a qualcun altro e quando parlo della malattia per cui ho dovuto interrompere il tour e mi ha toccato, parlo di una di quelle gravi – ha esordito Samuele Bersani – Ho ricevuto una quantità di appoggio di solidarietà e affetto enormi e vi devo una spiegazione. Come sapete sono uno molto riservato e se non fosse stata una cosa importante non avrei rinunciato. Mi è costato scrivere quel messaggio ma è stato tanto il ritorno di amore che mi ha aiutato a superare quei momenti… non posso non ringraziare tutti. Non ho fatto interviste con nessuno e ho voluto dirlo personalmente e lo voglio dire perché la prevenzione è importante e magari serve a qualcuno”.
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Samuele Bersani svela la sua malattia
“Ho avuto un tumore ai polmoni al primo stadio – ha confidato il cantautore – che vuol dire che sono arrivato in tempo e che per fortuna non ho dovuto fare né chemio né radioterapia. Però mi sono dovuto far togliere un pezzettino di un polmone che per il mio mestiere non è che sia proprio il massimo. Pensate che ho detto a un mio amico di questa malattia e di quanto fosse importante averla presa in tempo, ma lui era titubante. Pensavo avesse paura degli aghi o degli esami. Invece questo amico era spaventato dall’idea di dover spendere una certa cifra per farli. Certo, il servizio pubblico che abbiamo ci obbliga, a volte, ad andare dai privati e può essere costoso ma la vita è una. Questo amico abita vicino a me e ha forse 10mila euro di tatuaggio su un braccio e 5mila sull’altro per cui gli ho detto: ‘Non pensare alla cifra, ma a salvarti la vita’”.
“Nel mio caso le ho pensate tutte quando mi hanno detto cosa avevo – ha concluso – Ho pensato a quanto sarebbe stato difficile riprendere il lavoro, ma il vostro affetto mi ha dato la forza per raccogliere le forze e la volontà per ricominciare. Parlando con chi sta male poi ci si dà forza se si parla. Quindi tutto qua. Grazie”.