01 Febbraio 2015, 17:24
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Pochi giorni fa, a Fabrizio Corona, l’ex re dei paparazzi detenuto da due anni nel carcere di Opera, è stata negata la concessione di una pena alternativa da scontare presso la comunità di Don Mazzi. Una seconda doccia fredda è arrivata con la sentenza della Cassazione che ha annullato lo sconto di pena, concesso lo scorso anno, da 13 anni e 2 mesi a 9 anni. Tra i tanti personaggi noti che si sono schierati dalla parte di Corona, c’è anche Salvo Sottile. Il giornalista esperto di cronaca nera ha scritto un lungo post su Facebook:
“IL MOSTRO DI FOLIGNO PUO’ ANDARE A CASA E CORONA NO. IN COSA ABBIAMO SBAGLIATO?
Anni fa confidò a una guardia carceraria: non fatemi uscire altrimenti colpirò ancora. L’agente penitenziario venne pure a testimoniare in aula. Era il 2004. Sapete come è finita? Che grazie al solito pasticcio all’italiana, tra pochi mesi il mostro di Foligno sarà libero. Ventuno anni dopo il brutale omicidio di due bambini, Simone Allegretti, 5 anni e Lorenzo Paolucci, 12 anni, il 3 settembre prossimo Luigi Chiatti uscirà dal carcere. Il serial killer che rapiva e seviziava i ragazzini della città umbra, nel 1994 era stato condannato a due ergastoli in primo grado, ma in appello aveva ottenuto un sconto di pena: 30 anni di reclusione per seminfermità mentale. Da quel momento in poi per lui sono scattati una serie di altri bonus. Nel 2006 ha ottenuto il beneficio dell’indulto (tre anni) e ora gli ulteriori sconti previsti dalla legge Gozzini (sei anni) gli spalancheranno definitivamente le porte del penitenziario di Prato.
Ora pensate a quel guascone di Fabrizio Corona. Certo, lo so, le sue condanne se le è andate a cercare, non ha fatto nulla per evitare di mettersi nei guai, di provocare i magistrati e di finire in carcere. Ha giocato col fuoco e si è bruciato. E’ stato leggero e in alcuni casi il peggiore nemico di se stesso. Ma una cosa è certa, non ha ucciso nessuno e oggi gli si nega la possibilità di uscire dal carcere e scontare una pena alternativa. Lo hanno messo dentro e hanno buttato la chiave. Perché? Perché questo accanimento? Certo, mi dirà qualcuno di voi, i magistrati applicano la legge. Lo so e fanno bene. Ma se a un assassino per giunta pericoloso un magistrato si prende la responsabilità di farlo accomodare fuori col rischio di nuocere ad altri bambini che male potrà fare, una volta ai domiciliari o in comunità quel povero diavolo di Corona? E’ tante cose Fabrizio ma non un pedofilo. Se può tornare a casa il mostro di Foligno perché non puó curarsi in ospedale anche lui? Io non dico che gli debba essere perdonato nulla, deve pagare tutti i suoi errori. Ma possibile che anche per Corona non ci sia una leggina all’italiana che gli commuti la pena o gli permetta di scontarla non in carcere? Se hanno mandato a casa (avete capito bene a casa, libero!) il mostro di Foligno ci deve essere qualcosa anche per lui, altrimenti l‘in-giustizia non è uguale per tutti...”.
Il messaggio pro Corona di Sottile segue di 24 ore la seconda richiesta di grazia indirizzata da Adriano Celentano al presidente della Repubblica. La prima volta l’ex Molleggiato scrisse a Napolitano. La seconda, ha preso carta e penna quando Sergio Mattarella era soltanto un’ipotesi. “C’è gente che uccide, strangola, sfregia – ha scritto Celentano – ammazzando gente che non si può difendere come i vecchi e i bambini, prendendoti a picconate mentre vai a fare la spesa. E molti di questi sono già fuori e alcuni, senza neanche un giorno di prigione. Ma l’ESUBERANTE fotografo ha già ampiamente pagato il suo debito con la giustizia. E ciò che più di tutto rattrista, è che lo sta pagando anche con la salute. Grazie Sig. Presidente! Appena conoscerò il suo nome mi congratulerò con lei!”.
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01 Febbraio 2015, 17:24