Salvatore Aranzulla cerca una tata: i requisiti

27 Ottobre 2023, 17:41

2' DI LETTURA

Salvatore Aranzulla cerca una babysitter per la sua primogenita nata lo scorso maggio e frutto del suo amore per la compagna Sabrina alla quale è legato dal 2018. Il re dei divulgatori informatici ha pubblicato un vero e proprio annuncio sui suoi canali social. “Magari qualcuno di voi sa aiutarci – ha esordito – Io e la mia compagna stiamo cercando una tata per la nostra piccola di 5 mesi. Siamo interessati a un supporto iniziale di 4 ore al giorno a giorni alterni, ad esempio il lunedì, mercoledì e venerdì. Nel caso in cui la collaborazione si rivelasse positiva, ci piacerebbe incrementare l’impegno a 4 ore al giorno per tutti i giorni lavorativi (dal lunedì al venerdì) e successivamente, dopo il primo trimestre del prossimo anno quando la mia compagna rientrerà a lavoro, passare ad almeno 6 ore al giorno”.

“Cerchiamo una persona con esperienza comprovata per i prossimi due anni”

“L’obiettivo principale è quello di non dover ricorrere all’asilo nido – ha spiegato – perciò stiamo cercando una figura affidabile e competente che possa assistere la nostra bambina per i prossimi due anni almeno. Il nostro profilo ideale è una persona con esperienza comprovata e strutturata, che non si sia reinventata tata dall’oggi al domani. Noi siamo nella città di Milano in zona Citylife / Amendola. Ho creato una email per contattarci e per inviare CV: tata@aranzulla.it”.
CLICCA E SEGUICI SU FACEBOOK

Quando Aranzulla diceva: “Se avrò un figlio, non dormirà con me”

Tempo fa, in un’intervista al “Corriere della Sera”, Salvatore Aranzulla dichiarò che qualora avesse avuto un figlio, non avrebbe dormito con lui. “Assumo melatonina. Dormo male – confessò – Basta un pensiero o uno spiraglio di luce e non prendo sonno. Sabrina, la mia compagna, stanotte è entrata a letto con lo smartphone. L’avrei strozzata. A volte mi chiede se può abbracciarmi: amore, le dico, mi abbracci domani, devo dormire. Se avremo un figlio, non dormirà con me. Mi spiace, ma devo dormire. Senta, io oggi ho da programmare quindicimila righe di codice per il sito. Se fai un errore nella terza, le altre dopo sono da buttare. Ci va precisione. Se non dormi non ce l’hai”.