Rossella Brescia lasciata dopo 20 anni. La ballerina, attrice e conduttrice conferma la fine della sua lunga relazione con il coreografo e regista Luciano Mattia Cannito. La 52enne ha ricevuto il benservito mentre stava girando il film “Jastimari” di Riccardo Cannella, con Fabio Troiano e Francesco Foti. “Non l’ho deciso io, per me è stato uno choc – confessa in un’intervista rilasciata ad Elvira Serra per il “Corriere della Sera” – Non eravamo sposati ma è come se lo fossimo. E comunque, se ce l’ha fatta Jennifer Aniston dopo che Brad Pitt l’ha lasciata, ce la posso fare pure io”. “E lei non si è nemmeno dovuta misurare con Angelina Jolie”, sottolinea la giornalista. “Ma almeno lì c’era un motivo! Se non sai perché succede è più dura – replica Rossella Brescia – Comunque siamo rimasti amici, sento sua figlia, che praticamente ho visto crescere. Cerco sempre di restare in armonia con le persone: il livore mi toglie energia”.
“Rossella Brescia e il compagno che l’ha lasciata dopo 20 anni non hanno avuto figli”
Rossella Brescia e il compagno che l’ha lasciata dopo 20 anni non hanno avuto figli. “Li ho desiderati e ho fatto delle cose per averli, ma non sono arrivati – confida al “Corsera” – Però non ho il rimpianto. Sono gli altri che te lo fanno pesare. Ora hanno smesso, ma prima mi chiedevano immancabilmente: quando fai un figlio?”. Rossella Brescia ha alle spalle un matrimonio con il regista Roberto Cenci durato otto anni.
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Il rammarico per il “no” a Giuseppe Tornatore
I rimpianti di Rossella Brescia sono legati per lo più alla sua vita professionale. A pesare, in particolare, è il “no” rifilato al regista premio Oscar Giuseppe Tornatore. “Mi aveva vista nella mensa di Cinecittà, dove stava girando La leggenda del pianista sull’oceano, io invece ero una ballerina di fila a Buona Domenica – racconta – Mi chiese se mi andava di fare un provino, dissi di sì, ne parlai con il mio fidanzato e successe il patatrac”. “Mi resta il rammarico di non aver lavorato con un regista Premio Oscar – ammette Rossella Brescia – Qualche mese fa sono andata a trovarlo, avevo preso appuntamento con la segretaria e ci siamo ammazzati dalle risate: mi ha detto che a lui una cosa così non era mai successa in tutta la vita; per convincermi aveva anche chiamato a casa mia madre in Puglia. “Il povero Alessandro Lo Cascio (il suo agente, ndr) che adesso non c’è più, provò di tutto per farmi cambiare idea. Era come un fratello per me, litigammo”.
“Con i soldi del calendario mi sono comprata casa a Roma”
A dispetto del fidanzato geloso, però, Rossella Brescia ha fatto un calendario sexy per Max. “Ma non sa che tragedia… Il direttore Giuseppe Di Piazza continuava a propormelo e io rispondevo sempre di no – ricorda – Finché ho ceduto, a una condizione: che il fotografo fosse Fabrizio Ferri, perché volevo conoscere Alessandra Ferri, sua moglie. Le foto duravano mezzo secondo e poi era tutta libertà. Ricordo una serata pazzesca a Pantelleria, con Roberto Bolle, bellissimo. Con quei soldi mi sono comprata casa a Roma. Non tutta, eh…”. Il sogno nel cassetto di Rossella Brescia è fare un film con Checco Zalone. A tal proposito racconta un aneddoto: “Una volta, in un albergo, esco nella hall in ciabattine e molletta in testa per preparare i testi per la radio. Lo riconosco e mi dico: speriamo che non mi veda così cessa. E invece arriva lui e mi fa: ‘Sendi Rossella… (lo imita, ndr). Hai finito di pulire la stanza?’. Geniale”.
“Mio padre non mi riconosce più per via dell’Alzheimer, questo dolore mi ha segnata”
Rossella Brescia ha un legame profondo con la sua terra, la Puglia. L’ultimo acquisto che ha fatto è un trullo nella Valle d’Itria. “È tutto da risistemare – spiega – per fortuna ci pensano le mie sorelle”. A Martina Franca la ballerina ha una scuola di danza ma soprattutto il padre Francesco. “Non mi riconosce più per via dell’Alzheimer – rivela – Questo dolore mi ha segnata, ma il tempo con lui resta preziosissimo”. Infine, Rossella Brescia fa chiarezza sul rumor che la vuole amica di Giorgia Meloni: “La conosco bene perché andiamo dallo stesso parrucchiere, Antonio, che frequento da quando ero piccola: lo feci salire io a Roma. Però non è che io e lei ci sentiamo”.