Rose Villain era quasi una perfetta sconosciuta per il grande pubblico, ma dopo l’esordio al Festival di Sanremo come concorrente con il brano “Click Boom!” è arrivato il successo e anche il secondo disco “Radio Sakura”. In un’intervista a “La Repubblica”, la cantante racconta della sua moto, rubata e ritrovata grazie a fan: “Che gioia! Hanno setacciato Milano come in una puntata di Csi!. Mi muovo in moto dai quattordici anni. Mi sposto solo su due ruote”. A proposito del suo secondo album svela: “Non ho provato nessuna ansia, faccio musica per essere felice. E lo sono ancora di più da quando ho fatto pace con una cosa: non piacerà a tutti. Ho iniziato ballando, il mio strumento era il corpo. Poi ho frequentato il conservatorio di musica contemporanea a Los Angeles, specializzazione in canto. Lì ho imparato a suonare un po’ tutto. Ma suono tutto male, eh! Sul disco lascio fare ai pro”.
L’esordio a Los Angeles con la sua prima band. “The Villains – racconta – eravamo punk, facevamo cover delle Hole, dei Nirvana. Ma anche qualcosa dei Led Zeppelin e Psycho killer dei Talking Heads. Ora testi e melodie sono miei. Per la produzione ho sempre collaborato. E quello con le idee più simili alle mie l’ho anche sposato”. “Il mio primo concerto è stato a Milano – ricorda – scuola di canto. Ero afona davanti a 400 persone. Dovevo fare ‘Gli uomini non cambiano’ di Mia Martini. Ci riuscii solo grazie all’adrenalina”.
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“Quando una donna ha successo bisogna sempre andare a trovare l’uomo che glielo ha fatto ottenere”
Rose Villain è sposata con il produttore Sixpm. “Non litighiamo mai – confessa – ma in studio siamo iperesigenti. Ci provochiamo a vicenda. Forse sono io che tengo un po’ il broncio anche fuori dalla sala di registrazione. Ma si sa, noi donne…”. A chi le dice che ha successo perché è bella risponde: “Che ca**ata gigantesca. Sa quante ce ne sono più belle di me che non hanno successo? E poi guardi che sono un maschiaccio, ai live si va con jeans e felpone”. Poi c’è chi invece insinua che ha avuto successo perché il padre è un grande imprenditore (il padre Franco Luini è il fondatore di Tucano, brand di borse e accessori, ndr). “L’assurdità è che quando una donna ha successo bisogna sempre andare a trovare l’uomo che glielo ha fatto ottenere – afferma la cantautrice -. Mio padre è un imprenditore, sì, ha inventato le copertine per le moto, ottimo, grande papà. Mi ha aiutata a studiare all’estero, verissimo e non senza sacrifici. Lo ringrazierò sempre perché ha creduto in me. Ma non è lui che scrive le mie canzoni”.
“Per me la linea di demarcazione tra musica e cinema è sottile”
Il disco di Rose Villain è uscito per la festa della donna. “Perché l’ho dedicato alle donne della mia vita. Mi hanno insegnato che la resilienza e la fragilità sono una forza”, spiega la cantante. Sulla copertina del disco impugna una spada da samurai. “Svelo la mia intimità e le mie debolezze ma sono anche pronta a difendermi”, aggiunge. Nella prima canzone “Hattori Hanzo”, c’è anche Madame: “Ho voluto aprire il disco con lei per sancire il fatto che noi donne non siamo in competizione. Ci siamo viste dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin per parlare della condizione femminile. Hattori Hanzo è nata da quelle riflessioni”. Nel disco ci sono tanti riferimenti cinematografici. “Per me la linea di demarcazione tra musica e cinema è sottile – spiega ancora – La canzone è una storia. Ci deve essere un turning point. Mi piacciono le storie che rendono “pop” la violenza. Fincher e Tarantino per restare al cinema. La vita è violenta e quando traduci quella violenza in una canzone o in un film la rendi più comprensibile. Comprendi meglio il male”.
Rose Villain è stata scelta per aprire i concerti italiani dei Coldplay
Tra i brani di Rose Villain ce n’è uno, “Brutti pensieri”, che parla di disagio. La cantante ne parla in questi termini: “Amici, persone che conosco: quella tematica mi ha sfiorato da vicino. È un po’ il mio elefante nella stanza. Con Thasup, con me nella canzone, diciamo che è normale avere dei ‘brutti pensieri’. E che si può reagire e relativizzarli. C’è bisogno di tanto lavoro per aiutare i ragazzi. Ma l’esigenza della terapia, di un impegno quotidiano e capillare la stanno percependo in tanti. Meno male”. Rose Villain ha ricoperto il ruolo di giudice ne “La nuova scena”, talent Netflix dedicato all’hip hop. “Con Geolier e Fibra non volevamo spezzare cuori. Certo è un gioco, ci sono i voti, ma io ho voluto dare soprattutto consigli”, dice.
L’artista inoltre aprirà i concerti italiani dei Coldplay. “Voglio vederli nel backstage a cantare le mie canzoni! No, seriamente: mettere un piede all’estero con la mia musica è il sogno più grande che ho”, sentenzia. Infine, sui manganelli a Pisa dice: “Quelle immagini mi hanno spezzato il cuore. Ma come siamo messi? Chiedi pace e ti spaccano la faccia? Che schifo. Ora vorrei vedere genitori e ragazzi manifestare insieme”.