24 Giugno 2023, 12:43
5' DI LETTURA
Rosa Chemical, nome d’arte di Manuel Rocato, è il protagonista della nuova cover digitale di “Vanity Fair” dedicata al Pride.” Per me il Pride è il momento in cui si reclamano in maniera non violenta diritti per la comunità Lgbtq+ e libertà che dovrebbero essere scontate – spiega l’artista diventato popolare per via della sua partecipazione al “Festival di Sanremo” – Prima di matrimonio egualitario e adozioni, c’è un diritto elementare da pretendere: quello alla normalizzazione dell’amore libero, poter semplicemente andare in giro mano nella mano con la persona che amo senza essere giudicato”.
Il cantore del “Made in Italy” e del sesso libero è nato a Rivoli 25 anni fa e deve tutto alla mamma estetista che lo ha cresciuto da solo e lo ha sempre supportato. “I miei si sono separati quando avevo quattro anni, per qualche tempo mio padre è stato nei dintorni, poi si è trasferito in America. La mia famiglia è sempre stata composta da me e mia mamma”, svela. Rosa Chemical non ama parlare del padre con il quale ha comunque rapporti. “Poco tempo fa ero in Giamaica e lui mi ha raggiunto lì”, confida prima di chiedere alla giornalista di cambiare argomento.
Da ragazzino, Rosa Chemical ha avuto delle difficoltà ad essere accettato. “Metto lo smalto da quando avevo 14 anni, prima che diventasse di moda, avevo i capelli lunghi, i tatuaggi, le borchie – racconta – Dentro la mia testa era tutto normale, non esistono cose da uomo e cose da donna”. Fuori dalla sua testa, invece, le cose erano un po’ più complicate. L’eclettico cantante si è scontrato con “un sacco di dita puntate e commenti tipo: ah, allora sei gay, allora sei trans. Come fossero insulti, poi. Non ne ho mai fatto una tragedia, mi sono sempre sentito molto forte e me ne sono fregato dei giudizi. Però non tutti hanno le spalle larghe”.
I tempi, per fortuna, si sono evoluti. “Oggi è tutto più facile perché se vado in giro conciato così, la gente dice solo: ah, ecco Rosa Chemical. Prima pensava: strano – dice – Ma io sono così, chiaro che se vado a fare un colloquio in banca, non penso che dall’altra parte ci sarà qualcuno che dirà: lo assumo nella mia banca. Ma non mi importa. Magari in futuro, chissà”. A 18 anni, Rosa Chemical ha sperimentato “l’estrema povertà” a Londra dove è sbarcato mosso dal sacro fuoco dell’arte. “Ci ho vissuto per sei mesi – confida – due mesi di povertà e quattro di povertà estrema. Ero felice (…) Alla fine penso che stavo meglio prima, quando non ero famoso. Io a Londra ci stavo bene anche da povero, quello che contava era esprimermi. Potevo finire in mezzo alla strada? Ma in mezzo a una strada ci ho anche dormito”.
Lo scorso febbraio, Rosa Chemical ha fatto molto discutere per via del bacio scambiato con Fedez in mondovisione durante l’ultima serata del “Festival di Sanremo”. “Non so se lo rifarei – commenta – quell’episodio è successo perché in quel momento mi andava di farlo e deve rimanere lì. Non ho più sentito Fedez dopo quella sera. E poi è passato tanto tempo”.
Rosa Chemical si diletta a condividere contenuti privati e piccanti su OnlyFans e non ha alcuna intenzione di smetterla. “Al momento pubblico molto poco ma sto per tornare più forte di prima – anticipa – Sono una persona molto promiscua, mi piace fare sesso e mi piace farlo con tante persone diverse, mi sono sempre filmato, quindi a un certo punto ho pensato che potevo farci dei soldi (…) OnlyFans è bello anche perché c’è la chat in cui gli iscritti ti fanno le richieste. Sessualmente io mi riconosco nel sesso italiano. Vuol dire tutto e niente, ma questa è la definizione”.
“Tornando a OnlyFans: mi piace organizzare la location, pensare alle idee – prosegue – Perché, vede, io sono sociopatico. Io non esco di casa. Lo faccio solo per lavorare, se no sto chiuso dentro. Non mi piace uscire, andare nei locali, frequentare le persone (…) Le persone le conosco sui social network. So che sembro un hikikomori, ma visto che sono sempre in giro per lavoro, la goduria è non uscire. È triste da dire ma gioco alla Playstation: ho bisogno di non pensare. E poi faccio musica. Musica e sesso. Tanto sesso”.
CLICCA E SEGUICI SU FACEBOOK
Rosa Chemical, si scopre, è stato “bannato da Tinder perché pensavano che qualcuno si volesse appropriare dell’identità di Rosa Chemical. Ma sono io! Avevo anche l’abbonamento Premium… E la cosa mi dà molto fastidio perché vuol dire che una persona famosa non può stare su Tinder e deve fare sesso solo con altri famosi. A me non interessano i famosi, io voglio fare sesso con la commessa, con le persone normali. Adesso mi tocca rispondere su Instagram ma è un casino, non è gestibile”.
Pubblicato il
24 Giugno 2023, 12:43