Rosa Chemical è una delle tanto attese novità del prossimo Sanremo. Vero nome Manuel Franco Rocati, 25 anni. Non ama farsi definire rapper o cantante: “Sono un artista, una persona che ha una visione diversa delle cose”, racconta in un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera”. Sul palco dell’Ariston, che ha già calcato lo scorso anno nella serata duetti con Tananai, porterà un brano dal titolo “Made in Italy”. “La mia canzone parla di sess0 libero, poliamore, ‘da due passiamo a tre’. C’è dietro la voglia di approcciarsi al sess0 con meno tabù, schemi ed etichette”. E allora cosa c’entra “Made in Italy”? “Non è nazionalismo, ma con gli amici diciamo ‘italiano’ quando una cosa ci piace. Un sushi buono? Lo definiamo italiano. Io sono sess0 italiano”. La prima cosa che salta all’occhio è il suo look, tra tatuaggi, accessori e abbigliamento genderless: ha anche un profilo OnlyFans molto spinto. “Mi piace mettermi in discussione, anche se questo crea disappunto negli altri. Non è esibizionismo: vivo il corpo e la sessualità senza problemi. Il mio OnlyFans è una forma d’arte, non è p0rno. A Sanremo non mi presenterò certo come mi ha fatto mamma”, rassicura.
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Rosa Chemical: “Sono aperto a rapporti eterosessuali, omosessuali o transessuali”
Il nome Rosa Chemical è un mix tra il nome di battesimo della mamma e una citazione dei My Chemical Romance, una band che ama. Sulla sua identità sessuale dice chiaramente: “Non etichettabile. Sono aperto a rapporti eterosessuali, omosessuali, transessuali. Se eccita e c’è consensualità per me va bene. Sono perverso della perversione”. Poi parla di un momento difficile in cui è caduto nell’uso di droghe: “Attorno ai 14-15 anni ho avuto un periodo in cui vivevo recluso in casa, mi odiavo, mi immergevo in droga e arte. Grazie a mia madre ho smesso: non bevo e non mi drogo, nemmeno marijuana. Al massimo sess0 e sigarette elettroniche”. Ma come si vestirà Rosa Chemical a Sanremo, da uomo o donna? “In quattro sere vedremo un po’ di tutto. La borsetta comunque serve anche all’uomo, è comoda e ha stile. La mia impronta non è una maschera. Da piccolo ascoltavo i Tokio Hotel il cui leader sembrava una donna: i miei coetanei gli davano della checca, per me aveva stile e coraggio”.
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“La mia mamma è la più potente del mondo”
Rosa Chemical è cresciuto in provincia di Torino. “Ero la pecora nera: frangetta o capelli lunghi, lineamenti effemminati e vestiti da donna. C’erano sguardi, commentini e risate, ma non bullismo fisico. Non c’era la violenza che c’è oggi a Milano. Ma a salvarlo c’è sempre stata la mamma che lui definisce “la mamma più potente del mondo. In casa il giudizio non è mai esistito: razzismo e omo-transfobia le ho trovate in altri adulti che usavano le parole neg*o e froc*o come insulto. Così ho scoperto quello che non volevo essere. Visto che ho sviluppato quelle che ad altri sembrano perversioni mi sono chiesto se mamma non mi abbia lasciato troppa libertà, ma ho capito che è stato perfetto così. Il proibizionismo non funziona, anche nel linguaggio”, conclude.
“Se non vedo la mia fidanzata per due giorni, faccio sess0 con altri”
In un’intervista concessa a “Vanity Fair”, Rosa Chemical confessa che “il primo embrione di ‘Made in Italy’ è nato due anni fa in una serata all’insegna della perdizione e del sess0”. Nella medesima intervista, il cantante confessa che il poliamore fa parte anche della sua vita. “Se vi dicessi che si può amare più persone contemporaneamente? Sono possibilità che io stesso vivo – confida – Io ho una relazione aperta: ho una fidanzata. Ma se non la vedo per due giorni è possibile che io abbia fatto sess0 con altre quattro persone. E lei lo sa e fa lo stesso. Oggi, nel 2023, come posso essere il meglio per la persona che ho davanti? Non sono così egoista. Per me l’amore deve perdere un po’ di egoismo. Siamo troppo radicati sul riceverlo: ‘io ti amo ma se tu non mi ami io non ti amo’. Ti costringo a essere l’unico con cui fai sess0 e con cui parli. Io questo lo considero una violenza”.
“Non mi preoccupo di chi cambierà canale”
Il pubblico del “Festival di Sanremo” è pronto per un interprete così trasgressivo? “Non mi preoccupo di chi cambierà canale – sentenzia – sono lì per far conoscere un punto di vista, non dico che sia la verità assoluta. Dire a un italiano cresciuto con determinati valori, che esiste un altro tipo di sess0 e di famiglia non è facile. Io voglio dire che diverso non è sbagliato, diverso è diverso”. Anche la serata delle cover si preannuncia esplosiva: “Dico solo che si parlerà di autoerotismo e masturbazione femminile, uno dei grandi tabù italiani”.
