06 Agosto 2021, 13:57
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In questi giorni Rocío Muñoz Morales è al cinema nel film horror “They Talk” di Giorgio Bruno dove interpreta la moglie di un suicida, incinta e sospettata di aver ucciso il marito. “La mia Amanda è una donna sofferente, si abbandona alle ossessioni, impazzisce”, spiega in un’intervista a Candida Morvillo per il “Corriere della Sera”. Per interpretarla l’attrice spagnola ha rivolto lo sguardo al passato tornando indietro al periodo in cui un suo ex l’aveva annientata.
“Sono andata a ricordare i momenti in cui avevo meno controllo sull’emotività – spiega – Quelli in cui il malessere vinceva, dove tutto era buio e pensavo: ci sarà solo buio. Dopo, nella vita, ho imparato a essere positiva, ma ho avuto momenti difficili: per quanto sappiamo la teoria, tradurla in pratica è altra cosa”.
“Stavo con un ragazzo che mi faceva stare male, ma non riuscivo ad allontanarmi – confida – Non guardavo più la luce, il sole, il cielo. Guardavo solo per terra. Vivevo a testa bassa. Sono stati anni di grande dolore, di annientamento. Lui era una persona affascinante, un attore, con tanti pregi, ma con problematiche sue. Io avevo solo 19 anni. L’ho anche trovato a letto con un’altra. Lui ha detto che non era successo niente e gli ho creduto. A volte, quando non sei matura, hai rapporti che creano dipendenza”.
“Una cosa che ho imparato oggi, a 33 anni, è che so cosa non voglio. Questo ce l’ho chiarissimo – confessa – Non voglio un uomo che mi sottomette, che crede di essere sopra di me e che mi giudica”.
Quell’uomo Rocìo lo ha incontrato nel 2012 sul set del film “Immaturi”. Dalla loro unione sono nate due figlie, Luna e Alma. Per amore dell’attore, la Morales è rimasta a vivere in Italia. “È l’uomo della mia vita: l’ho capito col tempo e lo capisco tutti i giorni ancora adesso – racconta – Piano piano, abbiamo scoperto tante cose in comune: l’educazione simile, le famiglie simili… La sua anima somiglia alla mia. Io sono innamorata, ma anche molto fiera del mio uomo. Ho stima di lui e lui di me”.
“Mi sono trasferita a fine 2013, ho seguito l’istinto che mi diceva di costruire qualcosa qui e, poi, di conoscere quell’uomo, conviverci – aggiunge – Il nostro rapporto è nato molto puro, ma è stato faticoso. Lui arrivava da una separazione diventata molto mediatica e aveva già due figli: è stato un percorso in cui bisognava tenere duro. Io ho tenuto duro, lui pure, perché c’era amore. Ma è stato più difficile veder soffrire Raoul quando è mancato suo padre, quando è mancata sua madre. Quelli sono i dolori veri”.
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06 Agosto 2021, 13:57