Rocco Siffredi tutto moglie e figli, rivela un aneddoto su Alain Delon

Rocco Siffredi tutto moglie e figli, poi rivela: “Alain Delon mi aiutò in un momento di crisi”

Germana Bevilacqua

Rocco Siffredi tutto moglie e figli, poi rivela: “Alain Delon mi aiutò in un momento di crisi”

| 26/08/2024
Rocco Siffredi tutto moglie e figli, poi rivela: “Alain Delon mi aiutò in un momento di crisi”

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Rocco Siffredi sarà la guest star del “Bergamo Sex” con la moglie Rózsa Tassi e i loro figli Lorenzo e Leonardo, dopo il travolgente successo della serie “Supersex” a lui dedicata e interpretata da Alessandro Borghi. In un’intervista al “Corriere della Sera”, l’ex pornodivo ripercorre la sua carriera a cominciare dagli esordi a Parigi. “Lavoravo come commis di sala in un ristorante – ricorda – sette giorni su sette, con una pausa per la palestra. Non riposavo mai. Sognavo di fare l’attore porno. Avrei pagato per poterlo fare. Solo se fai qualcosa per cui nutri passione, non perdi tempo. La mia Academy offre tutti gli strumenti per capire se si è adatti. Se lo vuoi fare per i soldi o la fama, o perché non trovi lavoro, non fa per te. Se hai una vocazione e vuoi guadagnare dai 500 ai mille euro a scena, allora ti aspettiamo”.

Rocco Siffredi (Foto Instagram)

Rocco Siffredi: “Alain Delon mi disse che avrei ritrovato la luce”

Il suo nome d’arte è rubato al gangster Roch Siffredi interpretato da Alain Delon nel film “Borsalino”. “Il regista Luigi Soldati mi chiese come avrei voluto chiamarmi – racconta –  Io gli risposi ‘Rocco, non uso il mio cognome, i miei fratelli potrebbero avercene a male’. Lui mi propose Rocco Siffredi, chiedendomi se avessi visto il film. Per me, che adoravo Delon in ‘Rocco e i suoi fratelli’, era il top”. Con l’attore francese morto pochi giorni fa c’era una conoscenza, forse anche un’amicizia. “Ho conosciuto Alain Delon molti anni fa, eravamo ospiti di un programma su Tf1 – svela – Il presentatore lo avvisò che, dopo di lui, sarebbe entrato un ragazzo che gli aveva ‘rubato’ il nome. Alain si entusiasmò: ‘Oui, c’est Roccò Siffredì’. Entrai e gli diedi la mano dicendogli che ero un suo fan. Lui mi disse che avevo una bella moglie ed era felice che il nome del suo personaggio mi avesse portato fortuna. Sapevo di essergli simpatico. Ma c’è stato un episodio che, finora, non ho mai voluto rendere pubblico”.

“Dopo l’uscita del documentario ‘Rocco’ e aver partecipato a ‘L’isola dei famosi’, tra il 2016 e 2017, ero in profonda crisi – confessa -. Delon mi inviò un lunghissimo vocale, che ho conservato e non ho mai fatto ascoltare a nessuno, invitandomi a non lasciarmi andare, facendomi intendere che avrei ritrovato la luce. Lo richiamai e in una bellissima conversazione mi confidò che anche lui aveva provato il mio stesso dolore interiore. Era talmente sensibile che l’ho trovato più italiano di me”.
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Alain Delon e Rocco Siffredi (Foto Instagram)

Rocco Siffredi e il rapporto con la moglie: “Le dissi: ‘Non chiedermi mai di lasciare il mio lavoro’”

L’ex pornodivo spiega come il suo lavoro lo renda felice: “Quando ho girato i primi film mi vergognavo. Dicevo che facevo il modello. Ma è durato poco, non mi piacciono le maschere. E a mia moglie dissi: ‘Non chiedermi mai di lasciare il mio lavoro’. Stiamo insieme da oltre trent’anni perché ha capito cosa mi rende felice”.  Oggi vive a Budapest con moglie e figli dove ha creato una Cinecittà del porno. “Orbán è considerato in Europa un mezzo dittatore. Io, che risiedo e pago le tasse in Ungheria da più di 25 anni, non ho mai avuto problemi di censura”, rivela. “Cosa voto?- aggiunge -. Le femministe mi accusano di essere di destra, ma è impossibile, difendo gay e trans. Non ho mai votato. Sono del partito della felicità”.

Rocco Siffredi e Rozsa Tassi con i figli (Foto Instagram)

“Vorrei diventare nonno, non vedo l’ora. Amo il se**o e la famiglia”

Dei social che hanno cambiato il mondo del porno, Rocco Siffredi dice: “Il porno è intrattenimento per adulti, OnlyFans è voyeurismo digitale, prostituzione 2.0, dove hai la possibilità di dare a qualcuno, a casa, ciò che vuole. Il rapporto è a due; i miei film, che hanno un set, una regia, sono visti da migliaia di spettatori. Le onlyfanser sono marchiate, come tori e vacche”. Infine si lascia andare ad una confidenza: “Vorrei diventare nonno, non vedo l’ora. Se c’è qualcuno che ama la famiglia più di Adinolfi sono io. Amo il se**o e la famiglia, sono un super family man. L’anno più bello della mia vita è stato il 1996, quando è nato Lorenzo, e poi i dieci successivi. Mi dividevo tra il set e i bambini. I figli sono il senso della vita”.

Pubblicato il 26/08/2024 15:55

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