Roberto Vannacci, generale pluridecorato e deputato europeo della Lega, è stato ospite di Fedez e Mr. Marra nel loro “Pulp Podcast”. L’europarlamentare è stato invitato per parlare del suo impegno politico e della sua visione di alcune questioni oltreché del suo ormai celebre libro, “Il mondo al contrario”, uscito nel 2023 che ha superato le 315.000 copie vendute. I conduttori introducono l’ospite dicendo: “Riuscirà il nostro eroe a debellare gli scandalosi uomini in gonnella, i perbenisti e gli invasori?”. Un’ospitata già annunciata alcuni giorni fa da Fedez nel corso del suo intervento a “La Zanzara”. Il rapper non solo aveva anticipato la presenza di Roberto Vannacci nel suo podcast, ma aveva anche dichiarato: “Vannacci è dieci spanne sopra Elly Schlein per capacità comunicativa”. David Parenzo e Giuseppe Cruciani avevano allora rilanciato: “Ma se facevi dirette con Zan?”.
A quel punto Fedez aveva spiegato: “Ma che ca**o me ne frega. Ragazzi, la Schlein non attecchisce, chi voterebbe Schlein oggettivamente?”. “Io, da comunicatore, li guardo – aveva aggiunto – Non giudico, non mi interessa avere la bandiera di uno o dell’altro”. “E se ci fosse un testa a testa tra i due?”, aveva chiesto Giuseppe Cruciani. “Vannacci si mangia la Schlein”, aveva sentenziato Fedez.
Fedez striglia Roberto Vannacci: “Un bicchierino di vino va bene, ma una cannetta no!”
Un’attestazione di stima che Roberto Vannacci aveva usato a suo vantaggio, postando un video dove riproponeva le dichiarazioni di Fedez dicendosi “lusingato”. “Alla fine piaccio anche a Fedez, è proprio un mondo al contrario”, aveva detto l’europarlamentare. Nel corso dell’intervista a “Pulp Podcast”, si è parlato di droghe, alcol e del nuovo codice della strada. Fedez ha criticato le normative, mentre Roberto Vannacci ha spostato l’attenzione sulle vittime della strada: “Lo scopo della legge è evitare gli incidenti. Se fumo una canna e, dopo un mese, guido, e questa cosa è scientificamente provato che non dà alcun effetto sullo stato di veglia e sulla capacità di guida, non avrebbe senso proibirlo”. Fedez ha allora aggiunto: “Un bicchierino di vino va bene, ma una cannetta no!”. Mr. Marra ha però sottolineato la tossicità dell’alcol. Ma Roberto Vannacci ha prontamente risposto: “No, no, non è così… Che la molecola dell’alcol sia tossica è un dato scientifico, va bene? Però hanno dimostrato che l’uso moderato, soprattutto durante il pasto, di vino abbassa rilevantemente la causa di morte e le morti statisticamente, soprattutto l’uso sociale dell’alcol”.
“Il fascismo? E’ finito 80 anni fa. Io non chiedo a una persona di dichiararsi antifascista”
Fedez ha commentato l’intervista con il suo ospite e ha sottolineato: “Questo è un confronto di idee diverse, civile ed educato. Ed è una cosa pazzesca, che non si vede mai in Italia”. Poi ha aggiunto: “Con Mr. Marra, per questa puntata, avevamo pensato di coinvolgere esponenti politici e intellettuali di sinistra come contraltare al generale… ci hanno detto tutti di no. E secondo me è sbagliatissimo”. Parlando della sua esperienza al Parlamento Europeo, Roberto Vannacci ha dichiarato: “E’ un luogo dove se vuoi puoi fare tante cose. Il fascismo? E’ finito 80 anni fa. Io non chiedo a una persona di dichiararsi anti-napoleonica, anti-imperiale o anti-giacobina: perché dovrei chiedere di dichiararsi antifascista?”.
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Fedez offre una canna a Roberto Vannacci, il generale: “E’ un sigaro?”
Il generale ha poi spiegato come, a suo avviso, l’odio sia un sentimento come gli altri: “Addirittura c’è qualcuno che pensa che l’odio non si debba pensare o esprimere. Ma l’odio è un sentimento. Come si fa a sopprimere un sentimento? È come l’amore. Se potessi sopprimere un sentimento, dovrei avere la famosa polizia del pensiero di Orwell, il che è un’assurdità”. “Allora, visto che l’odio è un sentimento – ha continuato – come l’amore e come tanti altri sentimenti umani, non lo possiamo sopprimere. Lo possiamo anche esprimere: l’importante è che questo non si trasformi in un’azione criminosa. Tra la fomentazione dell’odio e l’espressione dell’odio c’è una bella differenza”. L’intervista a Roberto Vannacci è durata un ora e mezza e a un certo punto, tra una domanda e l’altra, Fedez ha offerto al generale una canna. “Che cos’è un sigaro?”, ha chiesto l’europarlamentare. “No, è una canna! Un blunt con dell’erba”, ha risposto Fedez. Parlando poi del suo libro ha detto: “Spesso il politico cerca di cavalcare un’onda mediatica per avere consenso. Io invece ho scritto un libro perché credevo veramente che ci fossero dei problemi. Erano anni che lo pensavo: il fatto che alcune parole non fossero più pronunciabili, che alcuni pensieri non fossero più considerati irricevibili”.
La moglie di Roberto Vannacci: “E’ un padre eccezionale, fa i compiti con le bambine”
Roberto Vannacci è sposato con Camelia Mihailescu, romena di Bucarest, con padre militare e due lauree, una in giurisprudenza e l’altra in psicologia. In un’intervista a “Il Giornale”, la donna ha dichiarato: “Non è vero che mio marito è xenofobo. Lo dicono le persone che non lo conoscono e che non hanno letto il suo libro, e magari fanno finta di averlo letto. Non ha nessun problema con nessuna persona, con nessun colore di pelle, con nessun orientamento politico, con nessuna tradizione”. Poi ha aggiunto: “E’ un padre eccezionale. Lui fa i compiti di matematica con le bambine, gioca, fa persino shopping con loro, anche se odia lo shopping”. La moglie del generale ha poi raccontato il loro primo incontro: “Ci siamo conosciuti 23 anni fa all’Accademia militare di Bucarest. Io lavoravo lì. La Romania stava entrando nella Nato. Lui è venuto ed è stato due anni in Romania”.
“Un giorno si era scordato di riconsegnare dei documenti riservati che gli avevo fatto visionare – ha confidato -. Io mi sono infuriata e ho minacciato di fare rapporto. Allora lui si è scusato e mi ha invitato a vedere una partita di tennis. Dopo il tennis, la pizza… e poi è nato l’amore”.
“In famiglia siamo tre donne più la babysitter quattro. Chi vuole che comandi?”
Camelia Mihailescu ha poi rivelato: “Mi ha chiesto di sposarlo in un centro commerciale. La nostra è una famiglia matriarcale: siamo tre donne più la babysitter quattro. Chi vuole che comandi?”. “Ho rinunciato alla mia carriera e al mio lavoro per stare con le bambine. Io dico: se mandi una donna a lavorare in miniera, o in cima a una gru, non fai una bella cosa – ha aggiunto -. Ognuno di noi ha un ruolo nella società. Donne e uomini non sono la stessa cosa. Gli uomini, per esempio, fanno bene i lavori di fatica. Le donne no. Gli uomini però non sono bravi nei lavori di casa”. “La differenza tra i due sessi? E’ che la donna è multitasking. L’uomo sa fare solo una cosa alla volta”, ha sentenziato. “Mio marito è disordinatissimo”, ha concluso.