29 Aprile 2022, 16:57
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Ieri sera 6.486.000 spettatori (pari al 31.1% di share) erano sintonizzati su RaiUno per il debutto di Raoul Bova nella serie tv “Don Matteo” giunta alla tredicesima stagione. L’attore romano ha preso il posto di Terence Hill che ha lasciato la fiction dopo 22 anni.
Bova veste i panni di Don Massimo, il nuovo parroco della chiesa di Spoleto. A margine della scorsa puntata, mentre Natalina e i ragazzi erano assorti nel sonno, Don Matteo era stato prelevato da due individui sospetti e portato via in fretta e furia.
Il mattino seguente, mentre tutti si chiedono dove sia finito Don Matteo, entra in scena Don Massimo e annuncia: “Sono il nuovo parroco”. L’accoglienza è gelida e per tutta la puntata Don Massimo si scontra con un ambiente ostile.
“Qui l’unico parroco è Don Matteo – sentenzia il maresciallo Cecchini interpretato da Nino Frassica – Non lo sostituisce nessuno, neanche pro tempore. Lei non è un vero prete e forse c’entra con la scomparsa di Don Matteo ma io lo scoprirò”.
A svelare al maresciallo Cecchini la verità sulla scomparsa di Don Matteo è il capitano Anna Olivieri impersonata da Maria Chiara Giannetta: “Don Matteo è in Sudan. Un missionario è stato rapito da un gruppo di terroristi. Don Matteo è stato scelto per trattare con i rapitori. A quanto pare, conosce il posto e questo missionario è un suo amico. Per questo non le ha detto niente. Lo capisce? E’ un’informazione strettamente confidenziale. E’ salito su una macchina del Ministero la cui targa non era registrata”.
Nel frattempo, si scopre che in passato Don Massimo è stato un carabiniere dei Reparti Speciali e, durante una delicata operazione per stanare un malvivente, usò il figlio dell’uomo. Il bambino morì per mano dello stesso genitore durante il conflitto a fuoco che ne seguì e il senso di colpa segnò la vita del carabiniere.
“Un giorno avevo bevuto, sono uscito fuori strada e sono finito all’ospedale – racconta Don Massimo al maresciallo Cecchini – Quando ho aperto gli occhi c’era Don Matteo. Era amico di mia madre. Erano 15 anni che non lo vedevo e non mi stava neanche tanto simpatico. E’ rimasto accanto a me per due settimane”. Don Massimo è diventato prete grazie a Don Matteo. Quest’ultimo ha deciso di affidare a lui la sua parrocchia prima di partire per il Sudan.
A fine puntata, gli amici più cari di Don Matteo ricevono una lettera dal Sudan. “Sono qui nell’ospedale del mio amico missionario. C’è tanto da fare ma mi mancate già tutti. Non so quando tornerò…so solo che devo rimanere qui per il mio amico, per il suo ospedale, i suoi bambini”, scrive l’ex parroco.
Don Matteo ribadisce la sua stima a Don Massimo: “Sarai un bravo prete. Come sai, la vocazione è un mistero, ti porterà a fare cose che non ti saresti mai immaginato di fare. Non sei tu che hai scelto Dio, ma è lui che ha scelto te. Ti ha scelto per usare i tuoi talenti. Lo so che i miei amici sono un po’ matti ma te li affido lo stesso”.
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29 Aprile 2022, 16:57