I Ricchi e Poveri stanno attraversando un periodo di rinascita, tra impegni televisivi e tour in tutto il mondo. Angela Brambati e Angelo Sotgiu hanno raccontato oltre 50 anni di carriera in un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera”. E gli membri del gruppo? Marina Occhiena, “la Bionda”, se ne andò nel 1981 e tornò solo per la reunion a Sanremo 2020, mentre Franco Gatti, “il Baffo”, è scomparso tre mesi fa. “Ma lo sentiamo sempre accanto a noi”, dichiarano. I due artisti sono impegnati come nuovi coach a “The Voice Senior 3” su Raiuno. L’intervista parte proprio dalle origini. Cosa facevano i due prima di sfondare nella musica? “Abitavo accanto a un distributore della Shell – racconta Angela – gli stavo sempre tra i piedi, perciò il titolare alla fine mi ha assunto. Me la cavavo, a parte qualche pasticcetto… come quando ho versato dell’acqua nel serbatoio dell’olio. Ho fatto pure l’aiuto parrucchiera”. E Angelo? “Tornato dal servizio militare ho mollato la fabbrica. Ho lavorato come barista, falegname, tornitore, ascensorista, che mi è tornato comodo: non ho più paura di prendere l’ascensore perché, se si ferma, so come farlo ripartire”.
Angelo e Angela hanno avuto una relazione da giovanissimi
Non tutti ricordano che Angelo e Angela sono stati anche una coppia molto tempo fa. “Avevo 17 anni, lei 16 – racconta Angelo – un rapporto bellissimo, infatti è finita”. Interviene Angela: “Perfetto, poi dopo qualche anno lui aveva voglia di divertirsi e l’ho lasciato andare”. “Nel frattempo era iniziata l’avventura dei Ricchi e Poveri, stavamo insieme 24 ore al giorno, è subentrata una confidenza diversa, da amici, da fratelli”, aggiunge lui. E la carriera musicale? Come è iniziato tutto? “Fabrizio De André ci mandò a chiamare da un comune amico. ‘Venite a casa mia’. Ci presentammo con le nostre chitarrine. Ci ascoltò e poi ci propose di andare a Milano dalla sua casa discografica. Partimmo da Genova con la Seicento della mamma di Franco, in cinque non ci si stava, De André era grande e grosso, perciò viaggiò per conto suo. Ma il produttore non ci trovò interessanti”. Angela: “‘Questi qui non capiscono un belìn’, disse Fabrizio. ‘Avrete successo lo stesso’”.
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I Ricchi e Poveri e l’incontro con Califano
Un ruolo importante lo ha avuto anche Franco Califano. “Era direttore artistico della Carosello – racconta Angelo – Ci convocò a Milano. Gli cantammo tre pezzi, forse quattro. Andò a chiamare Alfredo Cerruti. Senti questi qui, sono”. E il nome del gruppo? Di chi fu l’idea? “Califano ci offriva ogni sera la cena – svelano – una sera per vergogna, una sera gli abbiamo risposto che avevamo già un invito. Non era vero. Ci fermammo alla prima curva e tirammo fuori i panini. Ma Franco uscì subito dopo di noi e ci vide. ‘Siete ricchi di spirito e poveri di tasca. Da oggi vi chiamerete così, i Ricchi e Poveri’”. Anche il look è stato tutto opera di Califano: “Sceglieva le stoffe e ordinava quattro completi su misura”. Angela ricorda: “Portavo i capelli lunghi, ondulati. ‘Tagliali corti, cortissimi’. Non andavano nemmeno di moda, però gli ho dato retta, mi fidavo, sono una che si butta, non mi spaventa niente”. E Angelo: “A me ordinò: ‘Fatti biondo’. A quei tempi, per un uomo, andare dal parrucchiere e chiedergli una tinta platino non era proprio facile… Mia madre si vergognava. ‘A casa siamo tutti bruni, cosa penserà la gente?’. Così è diventata bionda pure lei”.
I Ricchi e Poveri hanno partecipato a 12 “Festival di Sanremo”
La storia dei Ricchi e Poveri con Sanremo quando inizia? Il gruppo ha partecipato a 12 “Festival di Sanremo”, vincendo nel 1985 con la canzone “Se m’innamoro“. La partecipazione più recente è quella del 2020 che ha visto riunita sul palco dell’Ariston la formazione iniziale del gruppo. L’esordio nel 1970 con “La prima cosa bella”. “Ci chiamarono all’ultimo minuto, come tappabuchi, si era liberato un posto. Doveva andarci Gianni Morandi, invece toccò a noi”, ricorda Angelo. Nel 1971 il bis con “Che sarà”, in coppia con Josè Feliciano. “Anche quella volta doveva esserci Morandi e invece alla fine ci lasciò il posto. Grazie ancora, Gianni”, dice Angelo. All’epoca i critici non erano clementi con I Ricchi e Poveri: “Ci rimproveravano di essere troppo popolari. Negli anni Settanta e Ottanta era un’offesa, oggi siamo pop, una consacrazione”. Con Toto Cutugno e Al Bano siete amici veri? “Siamo molto affezionati a entrambi. Quando si è sposata Cristel, la figlia di Al Bano, lui ci ha voluto in chiesa a cantare l’Ave Maria, promettendoci che avrebbe ricambiato. E infatti è venuto al matrimonio di mio figlio. Quello di Angela invece non si è ancora sposato”. “Magari canterà alle mie nozze, se mi risposo con un bel vecchietto”, conclude la Brambati.