Eredità Reinhold Messner, il parere di Bernardini de Pace

Reinhold Messner e le liti coi figli per l’eredità, Bernardini de Pace: “No alle donazioni in vita”

Daniela Vitello

Reinhold Messner e le liti coi figli per l’eredità, Bernardini de Pace: “No alle donazioni in vita”

| 25/07/2024
Reinhold Messner e le liti coi figli per l’eredità, Bernardini de Pace: “No alle donazioni in vita”

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Qualche giorno fa, in un’intervista al sito tedesco “Apotheken Umschau”, Reinhold Messner aveva parlato di frizioni con i suoi quattro figli. Tutta colpa della scelta dell’esploratore prossimo agli 80 anni di suddividere tra loro parte della sua eredità mentre è ancora in vita. A complicare le cose, a quanto pare, anche l’ingresso nella vita dell’alpinista di Diane Schumacher, più giovane di lui di 36 anni. I due sono convolati a nozze il 28 maggio 2021. Nell’intervista al sito tedesco “Apotheken Umschau”, Reinhold Messner ha definito “teso” il rapporto con i suoi figli. “Uno dei miei errori più grandi è stato lasciar loro la maggior parte del mio patrimonio prima della mia morte – ha spiegato – Non capiscono che è tutto un dono e non apprezzano il valore della mia generosità. I miei figli mi hanno deluso, io non ho ereditato nulla dai miei genitori e ne sono felice, non c’era altro che rispetto e gratitudine. Eravamo una grande famiglia, molti fratelli e sorelle, e ci siamo presi cura dei nostri genitori anche in età avanzata”. 

Reinhold Messner (Foto Instagram)

Reinhold Messner: “La famiglia si è spezzata quando ho distribuito l’eredità”

“Nel momento in cui ho distribuito la mia eredità materiale ai figli e alla moglie, la famiglia si è spezzata – ha svelato Reinhold Messner – Avevo quasi 75 anni. La domanda su chi avesse ricevuto di più era in primo piano nelle discussioni”. “Ho quattro figli e le cose sono chiare – aveva detto Reinhold Messner tempo fa a proposito dell’eredità in un’intervista al “Corriere della Sera” – Castel Juval è di Anna; la gestione del Messner Mountain Museum è affidata a Madgalena; con Simon abbiamo lavorato alla mia società di produzione dei film, ma ora lui ha due masi in montagna e segue quello; alla primogenita, Làyla, ho comprato la casa in Canada, dove vive”.

Diane Schumacher e Reinhold Messner (Foto Instagram)

Eredità Reinhold Messner, il parere di Annamaria Bernardini de Pace

Annamaria Bernardini de Pace, avvocato specializzato nel diritto di famiglia e nella tutela del patrimonio, ha così commentato la scelta dell’alpinista sulle colonne del “Corriere della Sera”: “Quello di Reinhold Messner è un errore che fanno in molti. Perché culturalmente le persone continuano a pensare al proprio lascito economico per i figli, che però non è un diritto assoluto. La donazione in vita poi, penso che sia una scelta da non prendere mai. La sconsiglio. Bisogna potersi godere il frutto del proprio lavoro, non ha senso anticipare i tempi finché si è vivi”.
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Annamaria Bernardini de Pace (Foto Instagram)

Cosa succederebbe nel caso in cui Reinhold Messner optasse per la restituzione dell’eredità

Reinhold Messner potrebbe rivedere la sua decisione e ritirare la sua donazione? “Per farlo dovrebbe dimostrare la loro ingratitudine – spiega Annamaria Bernardini de Pace – intesa come abbandono materiale e mancanza di rispetto nei confronti del genitore, che se riconosciuta da un tribunale potrebbe causare il ‘ritorno a casa’ dell’eredità già corrisposta. Ma si tratta di un’opzione complessa, che può richiedere anni per essere decisa. Un’altra strada potrebbe essere quella della comparsa di un nuovo figlio, che potrebbe riaprire da capo la partita dell’eredità. Mi è successo di recente con un cliente di 73 anni che ha scoperto all’improvviso l’esistenza di un nuovo erede che ha poi dovuto riconoscere”. Nel caso in cui non spuntasse nessun nuovo erede, alla morte dell’esploratore si procederà con un conteggio per capire se a ciascun erede andrà corrisposto ancora qualcosa.
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Reinhold Messner (Foto Instagram)

Il consiglio di Annamaria Bernardini de Pace: “Scrivete un testamento inattaccabile”

“In generale le persone, temendo di finire in tribunale, cercano un accordo che richiede l’intervento di decine di professionisti tra valutazioni immobiliari, banche e avvocati – aggiunge Annamaria Bernardini de Pace – Se si va in causa si rischia di rimanere in ballo anche per 15 o 20 anni, con il rischio di non godersi mai i beni oggetto della contesa”. Le uniche ad essere tutelate in situazioni simili sono le mogli che hanno diritto fino alla morte di restare a casa del defunto consorte. L’avvocata consiglia di “andare da un notaio capace, valutare quando debba essere dato a ognuno, e scrivere un testamento chiaro, inattaccabile. Che non permetta agli eredi di litigare”.

Pubblicato il 25/07/2024 11:36

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