Televisione

Raoul Bova: “Dopo la morte dei miei genitori ho avuto pensieri non belli”

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22 Settembre 2024, 15:49

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Ospite di Nunzia De Girolamo a “Ciao Maschio”, Raoul Bova si definisce “empatico, pignolo e resiliente”. La conduttrice svela di averlo “corteggiato” per quattro anni e di essere felice che l’attore romano abbia finalmente “capitolato”. “Un’intervista a tu per tu è importante – spiega il suo ospite –parli di te, affronti dei temi personali, ti esponi. Faccio un lavoro che ti porta a interpretare un’altra persona. Quando sei tu a dover parlare, c’è una sorta di timidezza, aprirsi non è facile”. Impossibile non pensare all’intervista concessa da Raoul Bova a “Belve” in cui apparse rigido e poco coinvolgente. In quell’occasione, addirittura l’attore replicò alle domande di Francesca Fagnani con aria svogliata a tratti scocciata glissando su quelle scomode. A “Ciao Maschio”, Raoul Bova parla di un’esperienza da dimenticare: “In quel momento mi sono sentito timido con una persona che voleva a tutti i costi creare sensazionalismo e che ha tirato fuori la parte poco empatica della situazione”.  “Come fanno le ‘Belve’”, si fa poi scappare facendo saltare Nunzia De Girolamo dalla sedia. “Vabbè, ho capito perfettamente a cosa ti riferisci”, taglia corto la conduttrice.
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Nunzia De Girolamo e Raoul Bova (Foto da video)

“La speranza è stata la mia salvezza, anche nel momento in cui ho toccato il fondo”

“Io sono un empatico e quando dall’altra parte ci sono persone che alzano un muro non sto bene, mi sento a disagio – argomenta l’attore – Ancora peggio è quando dall’altra parte c’è il giudizio. ‘Voglio vedere che cosa dici’ o ‘Quello che dici lo rendo superficiale, stupido’. Ci sono tanti modi per mettere a disagio una persona. Però forse sono quelle che entrano in competizione”. Raoul Bova accenna poi alla resilienza, dote che ha sviluppato dopo aver superato i momenti in cui pensava di non farcela. “Ho scoperto che in ogni situazione, ho avuto una speranza di potercela fare. E quella speranza è stata la mia salvezza, anche nel momento in cui ho toccato il fondo – confida – Momenti in cui ti manca il fiato e sei vicino anche dei pensieri non belli. I figli sono stati fondamentali. Quando vedi negativo, attiri negatività. Le cose non vanno più e ti arriva tutto insieme”.
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Rocío Muñoz Morales e Raoul Bova (Foto Instagram)

Raoul Bova: “Alcune donne avrebbero voluto vedermi più adulto”

“Diciamo che è dalla morte dei miei genitori, che sono scomparsi un anno dopo l’altro, sono successe una serie di cose brutte – racconta Raoul Bova – Addirittura mi sono rotto una gamba quasi da fermo, talmente forte era il dolore. Può sembrare assurdo, ma una piccola storta mi ha fatto rompere una tibia”. “Forse perché tu, improvvisamente, in un anno, hai smesso di essere figlio”, sottolinea Nunzia De Girolamo; “E’ un gran passaggio, quello – ammette l’attore – Io sono diventato padre ma ero ancora figlio e questa cosa mi dava ancora sicurezza. Alcune donne, o meglio, chi stava con me non apprezzava il fatto che io fossi ancora figlio, voleva vedere proprio l’uomo, il maschio. Che poi non è una questione di uomo o maschio. Il passaggio a non essere più figlio è un lutto forte, è una grande responsabilità. Da una parte ti senti investito da responsabilità che vuoi assumerti, dall’altra ti senti solo. Sei tu che devi portare avanti la carretta e non c’è più un confronto, non hai più un braccio o una mano su cui contare. Se oggi incontrassi me bambino, gli direi di non preoccuparsi”.

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22 Settembre 2024, 15:49

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