14 Agosto 2015, 11:22
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Dopo l’intervista a luci rosse rilasciata il mese scorso a “Panorama” sulle sue preferenze sessuali, Pupo torna a destare scalpore con alcune confidenze affidate al settimanale “Diva e Donna”.
Il cantante, che all’anagrafe fa Enzo Ghinazzi, inizia col tirare in causa il “culto della qualità” che lo ha portato a vivere in una suite da 6000 euro al mese: “Sono un uomo brillante, ma mia madre dice che sono un cog*****. Ho sempre guadagnato tanti soldi. Pensa che da sedici anni vivo a Roma fisso in una suite dell’Hotel Aldrovandi a seimila euro al mese… La mia è una scelta di vita. Ho il culto della qualità. Non me la faccio mai mancare“.
Poi è la volta della sua vita sentimentale, a dir poco turbolenta. Com’è noto, Pupo ha da anni una moglie, Anna, e una compagna ufficiale, Patricia, che convivono serenamente.
“Mai fatto sesso a tre, però – precisa – Bigamo? Per niente. La bigamia è illegale in Italia. È quando vivi sotto lo stesso tetto con 2 donne. Non è il mio caso. Anna è una donna semplice. Patricia di classe. Diverse ma simili nella grande intelligenza. Mia madre è donna di larghe vedute. Mi ha massacrato solo quando giocavo. Odia il gioco. Non accetterei mai che una di loro mi tradisse… Patricia è possessiva. La chiamano “il Rottweiler”. Anche Anna è gelosa, ma è più brava a nasconderlo”.
L’ingresso di Patricia nella sua vita ha attenuato la sua “dipendenza dal sesso”: “Da quando sto con Patricia l’aspetto sessuale va meglio, prima era una malattia. Negli anni ’80 della megalomania pura, quando prendevo il Concorde da Parigi per vedere una donna a New York, avevo raptus continui. Le prendevo nei camerini e nelle camere d’albergo. Essere piccoli non aiuta, più raccolto sei, più sei soggetto a tempeste ormonali. Me l’ha confermato l’andrologo, ho il testosterone a mille. Ora sono più sereno, meno frequenza ma qualità alta”.
Durante l’intervista, l’artista torna sull’argomento “preferenze sessuali” lasciandosi andare ad una dichiarazione piccante: “Ho avuto anche tentazioni omosessuali. Una volta, per errore, anche praticate. Con un travestito all’hotel Windsor di Milano, ma pensavo fosse una donna. [Dopo averlo scoperto] Ero troppo eccitato. Non ce l’ho fatta a tornare indietro“.
Se potesse scegliere un uomo con cui avere una relazione, opterebbe per Gianni Morandi: “C’era un tale feeling tra noi che, se ci fossimo piaciuti, saremmo finiti a letto insieme“.
Per quanto riguarda il gentil sesso, invece, subisce il fascino della donna androgina: “Poche tet**. E molto pelosa. Non mi piacciono le donne depilate. Nemmeno sotto le ascelle. Il sesso da sudati è la cosa più bella. L’odore prima che arrivi all’afrore”.
Infine, una menzione al suo vizio per il gioco: “Sono un pokerista insuperabile, lo ho massacrati tutti, inclusi gli amici della Nazionale cantanti che si ostinavano a giocare con me. L’unico che mi poteva battere era Celentano, pazzo al tavolo come nella vita. Una mano memorabile di poker? Celentano che rilancia un miliardo di lire con Morandi. Gianni è uno che ti porta all’esasperazione quando giochi, ti stuzzica, ti provoca. All’epoca mi sono rovinato con lo Chemin de fer. Lì mi sfidavo con Dio. E perdevo. la mia fede è il gioco, il poker andrebbe insegnato nelle scuole al posto della religione. Tuttavia, vorrei salvare i giocatori compulsivi dal vizio. Quelli che si rovinano con le slot machine. Le odio, Io sono stato l’ultimo romantico dei giocatori: lo smoking impeccabile, la mia Jaguar e la gnocca che ti arriva da Cleveland. Quattro giorni al Cipriani a Venezia e vai, a tutta randa. Vuoi mettere la tristezza assoluta di quelli sudati e puzzolenti che entrano in una sala bingo?”.
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14 Agosto 2015, 11:22