Il presidente del Codacons Carlo Rienzi ha pubblicato un video su Youtube in cui si rivolge direttamente a Fedez. Ma spieghiamo l’antefatto. Il Codacons ha presentato un esposto alla Guardia di Finanza partendo dall’affermazione di Fedez che nel 2020, durante un’udienza nell’ambito di un procedimento per diffamazione intentato dal Codacons, alla domanda se avesse beni mobili o immobili registrati aveva risposto di essere nullatenente e che tutto era intestato alle sue società. Parlando con “La Repubblica”, Fedez ha poi precisato: “In uno dei procedimenti per diffamazione che mi ha fatto il Codacons, tutti archiviati, ci tengo a dirlo, il giudice mi chiede: ‘Federico, tu possiedi beni immobili, navi? O macchine?’. Rispondo di no, che è tutto intestato alla mia società. Da questo punto di vista sono nullatenente, che non vuol dire che sono nullatenente in generale”.
Fedez ha tenuto a sottolineare: “Ho avuto controlli da parte della Guardia di Finanza che non hanno mai rilevato nulla di illecito. Attualmente non ho nulla in sospeso, quindi mi domando quale sia la notizia, quale sia l’illecito, perché il Codacons per far parlare di sé deve sempre buttare mer*a su di me e le persone con cui lavoro”.
“Come fanno le persone a credere che sei nullatenente, caro Broccolino?”
Adesso alla vicenda si aggiunge un nuovo tassello. Carlo Rienzi ha risposto direttamente al rapper con un video tenendo un broccolo in mano: “Federico, sono Carletto Patatino – esordisce – come mi chiami tu. So che ti sei un po’ offeso perché abbiamo fatto un esposto alla Guardia di Finanza per la rete di società di cui sei azionista. Ma se sei nullatenente, che ti frega? I nullatenenti non hanno niente da temere, vedrai che non uscirà fuori niente”. Poi aggiunge: “Attento però. Perché, giuridicamente, se tu hai delle società non è che puoi dire che sei nullatenente. Un’altra cosa. Non andare con la Lamborghini a dare i soldi ai poveri. Come fanno le persone a credere che sei nullatenente, caro Broccolino? Stai un po’ più attento”. “Se ti abbiamo offeso, ti chiediamo scusa, caro Broccolino, vedremo cosa dirà il giudice”, conclude Carlo Rienzi.
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“Visto il crollo di popolarità sul web e nella realtà per noi è come se non esistesse”
Nel blog personale del presidente Codacons spunta una pagina, datata 19 febbraio, dove Carlo Rienzi precisa un po’ di cose e poi pubblica il suo video di risposta a Fedez. Nella pagina si legge: “Nei giorni scorsi il rapper Fedez è tornato ad attaccare il Codacons, lamentando fantomatici scoop e chissà quali altre responsabilità da parte dell’Associazione. Come già accaduto in passato, il rapper a quanto pare si sente perseguitato personalmente da chi vuole vederci chiaro su alcune questioni che lo riguardano. Ma, mi dispiace per lui, devo informarlo che la sua persona non ha questa grande rilevanza: anzi, per noi – e non solo per noi, visto il crollo di popolarità sul web e nella realtà – è come se non esistesse”.
“Solo una postilla, per concludere – aggiunge il presidente – Fedez ha la memoria corta, e non ricorda che i procedimenti penali a suo carico avviati a seguito di denuncia del Codacons non sono stati affatto tutti archiviati. Il prossimo 6 maggio infatti il rapper dovrà rispondere del reato di calunnia ai danni del Codacons in un procedimento aperto dinanzi al Tribunale di Roma, e in quell’occasione dovrà anche dare risposta alle domande che saranno poste dai nostri legali. Staremo a vedere come andrà a finire: il tempo svela tutto, e lo porta alla luce – come già successo proprio in Tribunale solo qualche settimana fa, senza parlare di pandori, uova di Pasqua e compagnia cantante!”.