Sta facendo il giro del mondo il caso di una 25enne di New York giunta al pronto soccorso del Miriam Hospital di Providence, a Rhode Island, con sintomi di debolezza, affaticamento e mancanza di respiro. A preoccupare maggiormente la ragazza, che la sera prima aveva assunto un’intera dose di antidolorifico a base di benzocaina per curare un mal di denti, sono state le sfumature di blu apparse sulla sua mano e sulle sue unghie.
Il caso della 25enne è stato descritto dai dottori Otis Warren e Benjamin Blackwood in uno studio pubblicato giovedì sul New England Journal of Medicine, come riferisce la Cnn. Il sangue prelevato dalle vene della paziente dopo il suo ricovero è risultato blu anziché rosso. I medici le hanno diagnostico la metaemogloblina, un disturbo che comporta un cambiamento della forma del ferro nel sangue che non è più legato all’ossigeno.
Il livello di ossigeno presente nel sangue della 25enne si attestava al 67%, mentre solitamente è tra il 95 e il 100%. Questa condizione è molto pericolosa perché può provocare gravi danni al cervello o addirittura la morte. Per riportare l’ossigeno a livelli normali e il sangue al suo colore originale, la donna ha dovuto assumere un medicinale, il blu di metilene, per via endovenosa. Il farmaco aiuta l’ossigeno a circolare nel corpo.
“Questo è uno di quei casi di cui ti parlano, che studi, su cui fai i test, ma che non vedi quasi mai – ha riferito alla Cnn il dottor Otis Warren che ha avuto in cura la paziente e che in precedenza aveva già trattato un caso simile – Il colore della pelle sembrava esattamente lo stesso, lo vedi una volta e rimane nella tua mente”.