28 Agosto 2024, 15:37
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Povia rompe il silenzio dopo il “no” del sindaco di Nichelino alla sua partecipazione ad un talent in programma il prossimo 20 settembre. Il cantante che nel 2006 vinse il Festival di Sanremo con il brano “Vorrei avere il becco” avrebbe dovuto presenziare come presidente di giuria e in più avrebbe dovuto esibirsi cantando “Luca era gay”, canzone incentrata sulla storia di un omosessuale “pentito”. Giampiero Tolardo, sindaco di Nichelino in quota Pd, ha posto un vero e proprio veto per via delle posizioni controverse del cantante su temi quali vaccini, omosessualità, aborto e Ue. Per Povia si tratta del 40esimo concerto annullato. Nei suoi confronti sarebbe in atto una sorta di boicottaggio politico.
“PACE E LIBERTÀ PER TUTTI (anche per Povia) – scrive il cantante su Instagram – Leggo falsità su di me e fanno male. Io sono per la libertà come valore assoluto non a chiacchiere e propaganda. Se non si è d’accordo democrazia, tu della tua io della mia. Ricevo messaggi belli per via dell’annullamento di un concerto, grazie. Ricevo richieste tv e stampa, no grazie. Non voglio polemiche, mi ci mettono solo in mezzo. Le mie sono reazioni pacate ad ingiustizie che subisco da anni. Quest’anno ho fatto un centinaio di date, le persone per bene sono la maggioranza. Qualche amico avvocato mi consiglia di far causa a tizio e caio NO GRAZIE! Il mondo si odia, tutti contro tutti nella gara del nulla. Scelgo la PACE e continuare ad esprimermi con la musica, chi ha visto un mio concerto sa. Quando canto temi sociali so di non piacere a tutti ma mio papà diceva: ‘non ce l’ha fatta Gesù a piacere a tutti, ce la vuoi fare tu? Canta sincero, qualcuno apprezzerà’. La foto parla per me. PACE, FESTA E LIBERTÀ, NON DIVISIONE”.
Dal canto suo, il sindaco Tolardo nega che la sua sia una censura. “Io rivendico la possibilità di un’amministrazione di fare una scelta sulla propria proposta culturale – si legge sul “Corriere della Sera” – Certe posizioni possono minare anche la stabilità sociale e questo rende un’amministrazione responsabile di ciò che fa. È una questione politica ma non di appartenenza politica. Le posizioni di Povia non sono quelle della destra moderata”.
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“Povia doveva essere parte della giuria e suonare tre canzoni – ha dichiarato il primo cittadino a “La Stampa” – Non è un problema di appartenenza politica ma di posizioni che ha rispetto ai diritti civili. Povia più volte ha manifestato posizioni no vax, omofobe e contro l’aborto: quanto di più lontano dai valori della democrazia che la nostra comunità incarna. Ho chiesto di rescindere immediatamente in contratto”. Roberto Vannacci, eurodeputato della Lega, si è schierato dalla parte del cantante. “Continua la dittatura della censura e la repressione. Per la sinistra se non la pensi come loro non puoi neanche cantare. Quando non trovano le argomentazioni passano all’insulto e all’esercizio del potere”, ha scritto su Facebook.
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28 Agosto 2024, 15:37