Briatore, sei fuori! Il “Crazy Pizza” dell’imprenditore piemontese non figura tra i primi cinquanta posti della “50 Top Pizza”, la più autorevole guida italiana del settore creata nel 2015 e curata da Luciano Pignataro, Barbara Guerra e Albert Sapere. Il podio è tutto campano. Al primo posto, Francesco Martucci con il suo locale, i Masanielli, ubicato a Caserta. Alle sue spalle, Ciro Salvo di 50 Kalò a Napoli. Terzo classificato, Diego Vitagliano con la sua pizzeria 10 a Napoli. La Campania occupa sei dei primi dieci posti e trenta dei primi cento. Al quarto posto, il Veneto, con i Tigli di San Bonifacio (Verona).
Pizza al Pata Negra? Meglio la margherita a 6 euro
Tra le prime cento pizzerie dopo la Campania (30), ci sono Lazio (13), Lombardia (12), Toscana (10), Puglia e Veneto (5), Piemonte e Sardegna (4), Sicilia (3), Abruzzo, Basilicata, Emilia-Romagna, Liguria e Marche (2), Calabria, Molise, Trentino-Alto Adige e Umbria (1). Alle pizze gourmet di Briatore (quella al Pata Negra costa 65 euro, quella al tartufo 52), i curatori di “50 Top Pizza” preferiscono la margherita a 6 euro e la marinara a 5 euro. Le pizzerie chic di Flavio Briatore non figurano nemmeno tra i primi 100 posti.
Quando Briatore disse: “La pizza non ha nulla a che fare con Napoli”
“La pizza è e resterà prodotto popolare perché è quello il suo successo”, aveva dichiarato Luciano Pignataro quando Briatore entrò in polemica con i pizzaioli partenopei. “A me non piace la pizza napoletana, non la mangio, preferisco quella bassa – disse a “La Zanzara” – A Salerno la fanno meglio. La pizza del resto è un prodotto mondiale, con Napoli non ha nulla a che fare”.
“Chiedetevi come fanno a vendere una pizza a 4-5 euro”
L’imprenditore finì nell’occhio del ciclone dopo aver sostenuto che la differenza tra un Crazy Pizza e una comune pizzeria sta nella qualità degli ingredienti utilizzati. Qualità che poi si ripercuote sui prezzi. “Perché non vi chiedete come fanno a vendere una pizza a 4-5 euro come pubblicizzano? – sbottò – Cosa mettono dentro questi signori qui? Come tutti, devono pagare fornitore, l’Iva, fare lo scontrino al cliente, pagare gli stipendi, gli affitti, gli ammortamenti, le tasse, il gas, la luce. O vendi 50mila pizze al giorno o c’è qualcosa che non capisco”.
“Io non ho pizzerie con i tovagliolini di carta ma ho ristoranti di lusso”
“La migliore pizza di Italia costa 6 euro? Mi fa piacere ma noi giochiamo in un altro campionato. Io non ho pizzerie con i tovagliolini di carta ma ho ristoranti di lusso – è il commento di Briatore a proposito della “50 Top Pizza” – Se mi avessero incluso nella categorie ‘pizzerie’ sarei molto inca***to. Mi sarai fatto depennare. Noi non c’entriamo niente con le pizzerie, noi siamo ‘Crazy Pizza’, l’unico brand italiano di pizza conosciuto nel mondo, noi non siamo ‘Pasqualino’ e ‘Luigino”’.
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“La nostra pizza non ha lievito e quindi non ti fa gonfiare”
“Le pizzerie sono quelle che si vedono in giro, ad esempio a Napoli – aggiunge – Noi siamo tutt’altra cosa. Il nostro è un ristorante, abbiamo dei locali unici, molto di lusso ed esclusivi. Nei nostri locali c’è energia, c’è lo show dei camerieri e dei pizzaioli e poi c’è anche la pizza che forse è la migliore di Italia perché non ha lievito e quindi non ti fa gonfiare”.