07 Giugno 2021, 12:40
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La televisione nazional-popolare? L’ha inventata lui. Pippo Baudo, nato 85 anni fa a Militello in Val di Catania, spegne le candeline e bacchetta i colleghi. Il Pippo nazionale non fa sconti a nessuno, nemmeno ai Big della conduzione dei giorni nostri. Il suo è un parere da spettatore, tiene a precisare in un’intervista a “La Nazione”, dal momento che a rimettersi in gioco non ci pensa proprio. “Mi limito a guardare, e purtroppo vedo sempre le stesse cose, un format ripetuto 7, 8 volte – sentenzia – Leggo che Carlo Conti torna con Tale e Quale, ma è possibile? Ancora? E’ tremendo”.
Baudo non è tenerissimo neanche nei confronti di Paolo Bonolis che ha appena rinnovato il contratto con Mediaset per altri tre anni. “E’ bravissimo, è colto, spiritoso, intelligente – dice – Ma non si vergogna a fare tutti gli anni Avanti un altro? Ma sforzati, inventa qualcosa di nuovo. E poi tutta quella volgarità… alla volgarità ricorre chi non è bravo. La tv di oggi è fatta solo di fotocopie”.
Un mese fa, il conduttore siciliano aveva detto la sua anche sulla polemica nata a seguito dell’intervento di Fedez al Concertone del Primo Maggio prendendo le difese della Rai. “Se avessi condotto io il Concertone del Primo Maggio avrei spento le telecamere a Fedez durante il suo discorso. Per querelarlo è troppo tardi, equivarrebbe solo fargli il doppio della pubblicità – aveva dichiarato all’Adnkronos – Fedez ha esagerato. Poteva fare spettacolo, mentre fa ogni cosa per essere protagonista. E ha sbagliato a fare quel discorso in una sede che non era sua”.
“Chiedere il testo dell’intervento di Fedez è stato senza dubbio corretto – aveva aggiunto – Se tu vieni a casa mia e io ti ricevo nel mio salotto, io voglio sapere cosa ci vieni a fare. E poi gli argomenti che Fedez ha toccato sono complicati e non si può utilizzare il mezzo pubblico in maniera così indiscriminata. Bisogna stare attenti perché si ripercuote sulla società in modo divisivo”.
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07 Giugno 2021, 12:40