Pino Insegno, padrone di casa di “Reazione a catena” incassa l’ennesima randellata. Dopo la stroncatura di Aldo Grasso che senza andare troppo per il sottile ha tirato in ballo la sua amicizia con Giorgia Meloni, adesso è “L’Espresso” a farlo a pezzi. “La sua gestione di Reazione a catena su Rai Uno è ansiogena e totalmente incentrata su di sé: quel che conta è solo dimostrare di essere il più capace di tutti. Altro che raccomandazioni”, si legge in un articolo dal titolo “Pino Insegno e l’insostenibile pesantezza della conduzione”.
“‘Reazione a catena’ è il porto sicuro dopo il flop del ‘Mercante in fiera’”
“Reazione a catena” è “il porto finalmente sicuro in cui è stato depositato per metterlo al riparo dopo il flop del ‘Mercante in fiera’. Solo che il povero Pino, anziché godersi con serenità la sua messa in onda quotidiana, scende in campo armato pronto alla battaglia. Ogni santa sera va in onda con una conduzione ansiogena che punta costantemente alla prova di sé. Sono bravo, giuro, guarda come sono bravo (…) Non sono raccomandato e basta, sono capace, suggerisce a ogni vuoto da riempire a tutti i costi. E così facendo va avanti a mo’ di schiacciasassi accendendo riflettori sulla sua smania di protagonismo, senza pause”.
“Bacchetta i concorrenti perché a lui interessano ben poco e l’empatia è sopravvalutata”
“A ogni intervista rilasciata, a ogni pubblica esternazione – si legge ancora – non fa altro che ripeterlo. ‘Ho ricevuto tanti complimenti da amici e colleghi’, ha detto a Sorrisi e Canzoni. ‘In tanti fanno il tifo per me, anche Ferilli, anche Bonolis’. ‘Mi fa un gigantesco piacere’ e così via. E intanto parla, ridacchia, guarda in camera con lo sguardo seduttivo, perché è da questi piccoli particolari che si giudica un conduttore. Bacchetta i concorrenti perché a Pino Insegno interessano ben poco e l’empatia è sopravvalutata. Pone delle domande senza curarsi della risposta. E detesta il silenzio, la pausa, l’attesa, è tutto uno sgomitare per tenere ferma la telecamera che deve inquadrarlo”.
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Aldo Grasso su Pino Insegno: “Non è un presentatore, vorrebbe essere un conduttore”
Anche secondo Aldo Grasso, Pino Insegno sarebbe poco empatico. “Affronta i concorrenti con molti e melliflui sorrisi – ha sottolineato il celebre critico televisivo – ma non riesce mai ad avere un rapporto empatico né con il mezzo né con il pubblico. La sua voglia di rivalsa lo spinge a strafare (…) Pino Insegno non è un presentatore, vorrebbe essere un conduttore (…) Si porta dietro una sorta di maledizione. Per fargli posto hanno dovuto cacciare altri conduttori come Flavio Insinna, per non parlare di Amadeus”.
Ascolti in calo: “Pino Insegno fa volare le repliche di Gerry Scotti”
Oggi Giuseppe Candela di “Dagospia” si sofferma sugli ascolti di “Reazione a catena”, programma che Pino Insegno ha ereditato da Marco Liorni. “Pino Insegno, dopo il flop del ‘Mercante in fiera’ , sta affondando ‘Reazione a catena’ – scrive su X – Ascolti in forte calo senza concorrenza, ieri 19,9-22,7%. 5 punti in meno rispetto al 2023 e fa volare le repliche di Scotti al 19,2%. La colpa è dei giornalisti cattivi o è arrivato il momento dell’onestà?”.