Il destino de “Il mercante in fiera” sarebbe già segnato. Stando ad un’indiscrezione lanciata da “Dagospia”, i vertici Rai – preoccupati per il flop del programma di Rai2 condotto da Pino Insegno – avrebbe deciso di chiuderlo. Il rumor è pesantissimo. “Il flop di ascolti de ‘Il Mercante in Fiera’ ha messo in crisi i vertici di Viale Mazzini – racconta Giuseppe Candela sul sito di Roberto D’Agostino – Ha agitato il Tg2, i cui ascolti sono in calo proprio per il disastroso traino, e mandato nel panico Rai Pubblicità e la società di produzione Banijay, considerando che il servizio pubblico ha affidato a Pino Insegno anche la conduzione de ‘L’Eredità’. I dirigenti avrebbero già concluso la pratica, optando per la cancellazione del game, il programma guidato dal meloniano Insegno è finito più volte sotto il 2%. In virtù anche dello strapotere del conduttore si cercheranno altre soluzioni, per un paio di settimane, prima della sentenza definitiva. E sul fronte costi? Ogni puntata del quiz di Rai2 costa alla Rai circa 32 mila euro, previste sulla carta 62 puntate. Totale? Attorno ai 2 milioni di euro. Costi e ascolti che richiedono intervento immediato”.
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L’ipotesi “concorrenti vip”
Ieri “TvBlog” aveva ipotizzato che per salvare la trasmissione potessero scendere in campo concorrenti vip: “Una scelta sicuramente dispendiosa (per un programma che ha già preso il posto di serie tv molto meno ‘pesanti’ per le casse di viale Mazzini, registrando numeri peggiori) ma che potrebbe attirare pubblico e aumentare gli ascolti grazie all’appeal dei personaggi famosi”. Una supposizione che viene di fatto smentita dalla voce messa in circolazione oggi da “Dagospia”. “Sto male, male, male. Aspettavano tutti il mio insuccesso – aveva detto Pino Insegno una decina di giorni fa a “BellaMa’” – Comincia un programma e aspetti che vada male. A priori. Invece di ragionare e dire: ‘Ok, il game mi piace, è carino. Lui è pimpante oppure non va bene per questo ma crescerà oppure no’. Ci mette un po’ perché Rai2 in questo momento è una rete che deve essere scoperta in certi orari”.
Pino Insegno sotto attacco: “Soffro molto”
“E’ stata una mia scommessa quello slot lì – aveva aggiunto – che crescerà e arriverà dove deve arrivare. Un giornalista vero dice: ‘Da quanto parte? Dallo 0,8%. Cavolo, arrivare al 3 o al 4% è una fatica importante’. Per un giornalista dovrebbe essere logico, invece c’è quasi l’attesa di dire: ‘Hai visto? Sei raccomandato’. Faccio questo mestiere da 43 anni. Quando faccio le mie scelte di campo le faccio totalmente e mi prendo le mie responsabilità”. “Soffro molto, moltissimo”, aveva concluso.