Pierpaolo Spollon, 35 anni, vuole dedicarsi alla compagna e ai figli. Noto per i ruoli interpretati in serie tv di successo quali “Doc – Nelle tue mani” e “Blanca”, l’attore padovano ha manifestato l’intenzione di fermarsi. Pierpaolo Spollon si allontana dai riflettori all’apice notorietà. È stato lui stesso ad annunciarlo durante la 23esima edizione del Festival del “Libro possibile”, svoltasi a Polignano a Mare. L’attore era lì per presentare il suo primo romanzo dal titolo “Tutto non benissimo” (Ribalta Edizioni). “Ho deciso di fermarmi adesso, per mezzo anno – ha svelato all’Ansa a margine dell’incontro con il pubblico – Perché corriamo, corriamo, corriamo, ma dove andiamo? Mi sono messo a chiedermelo e quindi ho deciso di fermarmi e pensare un pochino a me stesso e alla mia famiglia”.
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L’attore Pierpaolo Spollon ha parlato per la prima volta dei suoi figli un anno fa
Pierpaolo Spollon ha parlato per la prima volta dei suoi figli un anno fa in un’intervista a “La Repubblica” e ha spiegato il motivo per cui sino a quel momento aveva tenuto nascosta la sua paternità. “A Padova lo sapevano e hanno rispettato la mia discrezione – ha raccontato – avevo paura di dare i figli in pasto, li ho protetti. Poi, se un giorno vorranno farsi fotografare, stare sui social, decideranno loro. Orlando, il grande, ha quattro anni e mezzo. Una volta a chi mi faceva i complimenti ho detto: ‘Vengo appena posso, ho un figlio’. Mi ha risposto: ‘Non è possibile, sul web non c’è scritto’. Giravo a Roma e scappavo a casa per vederlo anche poche ore. Poi una notte ero stanchissimo, piangeva l’ho preso in braccio e mi stava scivolando. Ho provato un terrore puro. I figli sono la mia vita, una grande felicità. E continuare a dire: il privato è privato, con due bambini non aveva più senso”.
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Il primo romanzo di Pierpaolo Spollon
Pierpaolo Spollon ha messo in pausa la recitazione per dedicarsi alla compagna e ai loro due figli. Il prossimo inverno lo vedremo comunque in una nuova serie internazionale targata Prime Video. Per quanto riguarda il suo primo romanzo, ha dichiarato all’Ansa: “Essendo la letteratura un’arte che non maneggio, e chissà se lo faccio con la recitazione, ho voluto iniziare da qualcosa che mi appartiene di più. Nello scrivere una storia assolutamente di fantasia, un romanzo, mi piaceva l’idea di attingere a qualcosa che avesse un immaginario sicuro per me, quindi quello della serialità e di una città che conosco. Una delle cose delle quali sono più orgoglioso è la descrizione di Genova, un luogo che amo”.