24 Aprile 2024, 15:19
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Piero Fassino denunciato per tentato furto. Secondo quanto riporta il “Fatto Quotidiano”, uscito con un articolo in prima pagina sulla vicenda e con la replica del diretto interessato, il deputato del Pd avrebbe “rubato” un profumo nel duty free dell’aeroporto di Fiumicino. I fatti risalgono allo scorso 15 aprile. Piero Fassino era in attesa di imbarcarsi su un aereo per Strasburgo.
“Dopo aver superato i controlli, nel percorso verso il gate – si legge – l’ex ministro della Giustizia si è intrattenuto qualche minuto al duty free (…) Lì Fassino ha preso un profumo da donna di una marca molto nota (‘volevo comprarlo per mia moglie’, specificherà nella sua replica), del valore di oltre 100 euro. In quel momento, secondo la ricostruzione fornita al Fatto dal parlamentare dem, sarebbe squillato il cellulare: ‘Avendo il trolley in mano e il cellulare nell’altra, non avendo ancora tre mani, ho semplicemente appoggiato la confezione di profumo nella tasca del giaccone, in attesa di andare alle casse’”.
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“A quanto risulta al Fatto – si legge ancora – con il cellulare in una mano e il trolley nell’altra (e il profumo in tasca), Fassino – forse distratto dalla telefonata – si sarebbe allontanato oltre le casse, cosa che ha fatto scattare l’allarme anti-taccheggio, richiamando così l’attenzione della vigilanza e, conseguentemente, la segnalazione alla Polizia. Secondo quanto riferito dall’ex ministro, invece, sarebbe stato proprio il suo gesto di ‘appoggiare’ il prodotto nella giacca a dare forza allo zelo del vigilante che l’ha bloccato”.
Piero Fassino ha spiegato che non era sua intenzione rubare il profumo: “Lo stesso ha poi chiesto di pagarlo e, anzi, racconta un testimone, a un certo punto si sarebbe perfino offerto di comprarne due proprio per dimostrare la sua buona fede. Ma non c’è stato niente da fare”. I responsabili del duty free hanno sporto denuncia contro il deputato. “Sono stupito per un episodio che pensavo di aver già chiarito con i responsabili”, ha dichiarato Piero Fassino al “Fatto Quotidiano”. Il parlamentare ha raccontato che quando ha appoggiato il profumo in tasca “si è avvicinato un funzionario della vigilanza che mi ha contestato quell’atto segnalandolo a un agente di polizia. Certo non intendevo appropriarmi indebitamente di un boccettino di profumo”.
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24 Aprile 2024, 15:19