Pierluigi Diaco concede un’intervista senza filtri nel bel mezzo della sua trasmissione. A porre le domande al conduttore è stato il giornalista e critico televisivo Riccardo Bocca, noto per la sua partecipazione a “TvTalk”, con il quale non corre buon sangue. L’esperimento a cui il conduttore si è prestato ha visto capovolgersi i ruoli. Il tema della puntata di “BelleMa’” di giovedì 16 novembre è stato “BellaRai, la tv che processa sé stessa”. In studio il cast di “TvTalk”: il conduttore Massimo Bernardini con Silvia Motta, Cinzia Bancone, Sebastiano Pucciarelli ed il critico televisivo Riccardo Bocca. Tra quest’ultimo e Pierluigi Diaco c’è una certa tensione da quando quest’ultimo nel corso del talk di Rai3 lo aveva definito “egoriferito” ed “eccessivamente moralista”. Il conduttore ha restituito la frecciatina al critico e, mentre parlava di Raffaella Carrà, ha detto: “È vero, come dice Bocca che sono egoriferito ma non mi paragonerei mai a Raffaella Carrà… Riccardo Bocca oggi avrà quello che si merita”.
“Penso che le scelte delle direzioni siano insindacabili”
Pierluigi Diaco non ha risparmiato battutine al suo ospite e a un certo punto è arrivata anche la seconda stoccata. “A ‘TvTalk’ sarai abituato all’umiltà…”, ha detto il conduttore al giornalista. Per poi aggiungere: “Non alla tua certo”. Ma Riccardo Bocca ha avuto poi il suo momento per “vendicarsi”. L’intervista è entrata subito nel vivo con argomenti scottanti quali l’amicizia di Pierluigi Diaco con Giorgia Meloni e un commento su chi è andato via dalla Rai, come Fabio Fazio. Alla domanda di Riccardo Bocca sulle uscite di alcune professionalità, Pierluigi Diaco ha risposto: “Penso che le scelte delle direzioni siano insindacabili. Queste scelte hanno riguardato anche a me, in passato. Quando è accaduto, sono andato altrove”.
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“C’è spazio per tutti ma nessuno può salire in cattedra”
Pierluigi Diaco ha poi rincarato la dose: “C’è spazio per tutti ma nessuno può salire in cattedra e pensare di fare la vittima di mestiere. Perché la vittima di mestiere la si fa se si è vittima e si perdono anche dei denari. Se non si perdono dei denari, non si è vittima ma si è sul mercato”. Il chiaro riferimento è a Fabio Fazio che non viene mai nominato, e a quel punto il critico lo incalza: “Questi discorsi valgono solo si fanno i nomi, di chi stai parlando?”. Il conduttore è sempre rimasto sul vago: “Sto parlando di tutte quelle che persone che ritengono di poter dire di essere state epurate”.
“Io sono sempre stato un grande amico di Giorgia Meloni”
Quindi è arrivata la domanda più attesa, quella dell’amicizia tra Pierluigi Diaco e Giorgia Meloni. Anche qui il conduttore è apparso preparato e ha risposto: “La vita di ognuno di noi è fatta di storie personali, di incontri e di condivisioni. Può capitare a me, come a te, che un amico di scuola dopo trent’anni possa diventare un noto notaio, un conduttore televisivo, un politico, una persona in vista con delle responsabilità. Io sono sempre stato un grande amico di Giorgia Meloni, ma divido il mio rapporto affettivo dalla sua responsabilità di presidente del Consiglio. Non intendo usare il servizio pubblico per fare alcun tipo di analisi rispetto al suo lavoro, ma mi limito a dire che le voglio tanto bene e che le sono tanto amico”.