Le telecamere di “Chi l’ha visto?” a Mazara del Vallo nel giorno dell’ispezione a casa Corona
- Piera Maggio: “Mi aspettavo un po’ di delicatezza nei miei confronti”
- La dottoressa Angioni: “Denise può essere ritrovata, dateci una mano”
- L’appello del vescovo di Mazara: “Chi sa, parli. Custodirò il suo segreto”
Ieri, a distanza di 17 anni dalla scomparsa di Denise Pipitone, i carabinieri del Sis ( Sezione Investigazioni Scientifiche del reparto operativo di Trapani) hanno ispezionato la casa dove nel 2004 viveva Anna Corona, ex moglie di Pietro Pulizzi, padre biologico della piccola. Sempre ieri, nella piazza di Mazara del Vallo, era in programma una manifestazione alla quale, nel rispetto delle norme anti-Covid, hanno partecipato centinaia di cittadini riuniti per chiedere giustizia e verità per Denise.
Per Piera Maggio, mamma della bambina, è stata una giornata durissima sotto il profilo psicologico. Il momento di maggiore tensione si è verificato quando la donna è venuta a sapere che in quella casa e in una botola di un garage adiacente all’appartamento di via Pirandello i carabinieri, coadiuvati dai vigili del fuoco, stavano cercando il cadavere della bambina. Notizia successivamente smentita da fonti investigative.
Piera Maggio: “Mi aspettavo un po’ di delicatezza nei miei confronti”
Per Piera Maggio è stato comunque un colpo al cuore. “Ho letto questa macabra notizia sull’Ansa – ha spiegato a “Chi l’ha visto?” in collegamento dalla piazza di Mazara del Vallo dove era in corso la manifestazione per Denise – Ero basita, mi sono subito relazionata con l’avvocato e da lì abbiamo scoperto che c’erano dei lavori nella casa dove abitava Anna Corona. E’ chiaro che mi ha devastato sapere che si cercava un corpo. Questo è quello che è arrivato a me. Mi aspettavo un po’ di delicatezza nei miei confronti. Almeno sapere attraverso il mio avvocato di cosa si trattava. E poi questa giornata era dedicata a questo raduno di piazza e quindi non mi aspettavo una cosa del genere”.
L’ex abitazione di Anna Corona non è stata messa sotto sequestro
La Procura di Marsala ha disposto nuovi accertamenti per verificare delle nuove rivelazioni emerse in questi giorni. Si parla di lavori in muratura forse non segnalati. Il sopralluogo era mirato a verificare lo stato dei luoghi e se sono stati effettuati lavori edili. A margine dell’ispezione, lo stabile di via Pirandello non è stato messo sotto sequestro.
La testimonianza della dottoressa Angioni
Federica Sciarelli ha mandato in onda una testimonianza molto forte, ovvero l’intervista realizzata da una sua inviata alla dottoressa Maria Angioni che, nella trasmissione “Ore 14” condotta da Milo Infante, aveva denunciato degli errori nelle indagini sulla scomparsa di Denise Pipitone, parole che ha poi ripetuto anche in Procura. Nel 2004 la Angioni è stata tra i primi pm ad occuparsi del caso della bambina. “Quando sono arrivata lì non mi fidavo delle persone che erano accanto a noi”, svela il magistrato riferendosi ad esponenti delle forze dell’ordine che avrebbero dovuto cercare la bambina.
“Non mi fidavo delle persone che era accanto a noi”
“Il problema è che le persone che erano attorno non erano di fiducia – ha raccontato – Per le ricerche della bambina si erano mossi mari e monti, ma alla fine c’era troppa gente e poca gente ai miei ordini. Bisognava che ci fossero delle teste pensanti invece che delle teste cercanti che cercassero degli indizi. Abbiamo interrogato i bambini del quartiere che hanno parlato e ci hanno detto che nei giorni precedenti aveva girato una macchina che stava facendo il sopralluogo ma non siamo riusciti a capire chi fosse”.
“Mi dicevano di cercare Denise nel pozzo”
Maria Angioni ha parlato di “gente interessata che nessuno facesse indagini”. “La notizia che circolava e quello che mi si diceva era ‘La bambina è caduta in pozzo, la state facendo grossa, vi piace farvi riprendere dalle videocamere’. Me l’ha detto una persona della polizia giudiziaria – ha confessato – La mia risposta era ‘Andatela a cercare nel pozzo’. E poi gente che diceva ‘Chi te lo fa fare? Non ti occupare più di questa cosa’. C’è stato molto rispetto verso la famiglia Corona”.
La perquisizione sbagliata
Sciarelli ha ricordato come all’epoca Piera Maggio sia stata rivoltata come un calzino e accusata di tutto e di più. La mamma di Denise ha ribadito che nessuno prima di ieri era mai entrato a casa di Anna Corona. Dopo la scomparsa di Denise, i carabinieri entrarono infatti nella casa sbagliata in quanto Anna Corona li accolse nell’abitazione della vicina che viveva al piano di sotto. Nessuna delle due ha precisato ai carabinieri che quella non era la casa di Anna Corona.
Maria Angioni: “Non credo che quell’errore sia stato decisivo”
Maria Angioni ha commentato così la perquisizione sbagliata: “Sì è stato fatto un errore, però non credo che sia stato decisivo. E’ più ragionevole pensare che la bambina sia passata di mano. Mica erano scemi che se la portavano eventualmente a casa propria. La bambina è stata fatta girare. E’ stato fatto un errore dovuto al fatto che prima Anna Corona abitava al piano terra. Certo, la Corona avrebbe dovuto dire che quella non era casa sua. Questo è un indizio! Perché non gliel’ha detto?”.
Piera Maggio: “La gente non è stupida, ha capito cosa è successo quel giorno”
“A noi come famiglia di Denise, Maggio, Pipitone, Pulizzi, ci hanno rivoltati come un calzino – è intervenuta Piera Maggio – Tanto per darvi un’idea, ci aprivano anche i cassetti degli armadi. Le nostre case sono state visitate nei primi momenti e anche successivamente ed è stato fatto di tutto e di più. Oggi vengo a sapere che verso l’altra parte c’è stato un rispetto che non doveva esserci perché in quel momento eravamo tutti uguali e così non è stato. Comunque la gente non è stupida e ha compreso cosa è successo l’1 settembre 2004. Punto”.
Il vescovo di Mazara del Vallo: “Le persone che sanno, rompano il silenzio, custodirò il loro segreto”
Federica Sciarelli ha dato la parola a Mons. Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo che ha invitato chi è in possesso di qualche informazione che possa far luce sulla scomparsa di Denise ad infrangere il muro di omertà: “Chiedo alle persone che sanno qualcosa di rompere il silenzio, di dire a me quello che sanno e io, senza rivelare il loro nome, posso trasmettere la verità che mi è stata confidata a chi di dovere perché vengano fatti gli opportuni accertamenti. Io custodisco il segreto e l’anonimato delle persone”.
“Credo che quello di oggi sia un intervento mirato e che a poco a poco si stia sgretolando quel muro di omertà ma abbiamo bisogno di molto di più”, ha commentato Giacomo Frazzitta, legale di Piera Maggio.
Maria Angioni: “Denise può essere ritrovata, dateci una mano”
Il blocco di “Chi l’ha visto?” dedicato alla scomparsa di Denise Pipitone si è concluso con le parole di speranza di Maria Angioni. “Se si arriverà mai a trovare Denise? Secondo me sì – ha dichiarato il magistrato – se qualcuno ci dà una mano. Le autorità hanno una serie di indizi un po’ scollegati. Basterebbe una parola, una frase, per collegare due indizi e a quel punto si collegano tutti”.