Piera Maggio, mamma di Denise Pipitone, è stata ospite di Silvia Toffanin a “Verissimo” per ricordare la figlia scomparsa 20 anni fa, il 1° settembre 2004, a Mazara del Vallo, in Sicilia, quando aveva appena 4 anni. Il 26 ottobre Denise Pipitone avrebbe spento 24 candeline e i genitori continuano a tenere vivo il ricordo e alta l’attenzione sulla figlia. Piera Maggio ha raccontato come lei e il marito Pietro Pulizzi vivono ancora oggi la scomparsa della figlia. “Ieri era il compleanno di Denise, 24 anni- esordisce la donna -. Sì, un triste compleanno perché senza la festeggiata. Però sappiamo che quel giorno è nata lei, con tutto l’amore possibile. Ricordo quando l’ho vista la prima volta perché lei è stata fortemente voluta. Per me è stata una grande gioia. Quando è nata era dolcissima. Di lei non sappiamo più nulla, non abbiamo niente che possa condurci a lei anche se veramente dietro c’è un grande lavoro e non ci si ferma mai. L’ultima volta che sono venuta qua c’era una segnalazione particolare e purtroppo non coincidono gli anni. Ma ultimamente c’è un’altra pista che l’avvocato sta vagliando”.
Piera Maggio, mamma di Denise Pipitone: “Nel nostro caso la fine della nostra pena non c’è”
In questi anni sono state battute tantissime piste, nessuna però si è mai rivelata quella giusta. “Le segnalazioni sono frequentissime – spiega ancora Piera Maggio – però vanno verificate nel dettaglio: non mi posso attaccare a ogni segnalazione, non basta una somiglianza e per me ogni volta è un’angoscia. Anche in quello ho dovuto modificarmi nel tempo perché era più il dolore dopo che la speranza prima. Oggi come oggi, mi chiudo nella corazza finché non viene verificata per bene”. “Anche perché tu spesso hai incontrato delle ragazze”, sottolinea Silvia Toffanin. “Oggi Denise è maggiorenne e quindi è una donna – continua Piera Maggio -, ma quando ai tempi ho dovuto incontrare delle bambine era un’età che mi consentiva di vedere i minori e non ti dico l’emozione e quello che si prova. Non volevo far del male a questi bambini che il più delle volte non erano trattati bene. Però cercare anche di proteggere e di non urtare la sensibilità di queste bambine. A loro regalavo delle bambole”. “Nel tempo è un logorio – aggiunge -. A differenza di qualsiasi altro caso di tragedia, c’è un inizio e c’è una fine. Nel nostro caso non c’è mai la fine”.
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“Hanno trovato due microspie a casa nostra, si sa chi ha rapito Denise, in molti sanno”
Piera Maggio parla della sua vita prima e dopo la scomparsa della figlia: “Sono stata madre e padre dei miei figli, è un percorso faticoso. Io ero sempre sola perché il mio ex marito è andato via per lavoro quando mio figlio aveva 3 anni ed è tornato a Mazara quando Denise aveva già compiuto 2 anni. Quindi i miei figli me li sono cresciuta io”. Silvia Toffanin legge tra le lacrime la lettera che il padre naturale di Denise Pipitone ha scritto in occasione del suo 24esimo compleanno.
“È difficile tutto ciò – commenta Piera Maggio – perché oltre al dolore di questi anni abbiamo sentito ogni tipo di cattiveria, e siamo stanchi. Ci siamo ripromessi di andare avanti senza ascoltare nulla. Per noi Denise è viva e la cerchiamo”. Poi svela: “Si sa chi ha rapito Denise, molti sanno che cosa è successo il 1° settembre del 2004, solo che non hanno il coraggio di dirlo”. Qualche tempo fa facendo dei lavori in casa, sono state rinvenute due microspie in una presa. “Abbiamo denunciato il fatto alla Procura di Marsala, ma fino ad ora non abbiamo risposte. Io credo siano lì da 20 anni. Noi vogliamo capire chi le ha messe lì”, dice Piera Maggio. La mamma di Denise Pipitone precisa infine: “La figlia di Pietro Pulizzi ha subìto un processo ed è stata assolta in tre gradi di giudizio per insufficienza di prove, ma noi siamo consapevoli di certe cose per quello che abbiamo vissuto anche prima della scomparsa di Denise”.