23 Giugno 2021, 11:33
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Ieri pomeriggio Piera Maggio è stata ospite de “La Vita in Diretta”. La mamma della piccola Denise Pipitone, scomparsa da Mazara del Vallo l’1 settembre 2004 e mai più ritrovata, si è commossa guardando scorrere le immagini della figlia nell’ennesima ricostruzione televisiva dedicata al sequestro della bambina che al momento della scomparsa non aveva nemmeno quattro anni.
“Denise era una bambina molto spiritosa, buffetta, le piaceva dialogare anche con gli adulti – ha raccontato mamma Piera – Facevo dei discorsi completi con mia figlia, per l’età che aveva era molto matura. Era un amore, molto dolce. Se mi vedeva qualche sbucciatura sulla mano, era la prima che prendeva l’alcol e mi curava. Si faceva amare da tutti, anche dai familiari, tutti le volevano un gran bene. Manca a suo fratello, manca a tutti”.
Piera Maggio ha le sue convinzioni sul rapimento della figlia. “Io un’idea. Chi ha rapito Denise è probabile che la conoscesse, sapeva del suo passato – ha dichiarato – Non è stato un estraneo a rapire Denise sotto casa. La strada dove è stata sequestrata Denise non era trafficata, è una strada periferica di Mazara del Vallo. Chiunque passava di lì doveva venire di proposito, chi veniva o abitava lì o conosceva le famiglie che abitavano lì”.
“A Mazara ci sono delle persone che sanno quello che è successo e che hanno sentito dire da seconde e terze persone – ha aggiunto – Non abbiamo alcun dubbio. Quelle stesse persone a distanza di anni ancora non hanno collaborato al 100%. Parlate, dite la verità, collaborata prima che sia troppo tardi.Non è vero che tutta Mazara del Vallo è omertosa. La gente perbene ci è veramente vicina”.
“Dal caso di Olesya noi siamo rimasti sempre cauti e cautamente speranzosi – ha concluso Piera Maggio – Le segnalazioni di minori avvistati in questi ultimi 17 anni sono state veramente tante e noi preferiamo che prima vengano fatte le dovute verifiche. In tutti questi anni non si è mai parlato di queste segnalazioni perché abbiamo fatto in modo che non se ne parlasse. Noi in questi 17 anni abbiamo solo subito e siamo ancora qua a chiedere verità e giustizia. Vogliamo riabbracciare nostra figlia”.
Nel frattempo, l’ex pm Maria Angioni è stata indagata per false dichiarazioni al pubblico ministero dalla Procura di Marsala. “Non sono sorpresa, ma sono molto seccata, mi aspettavo di ricevere l’avviso di garanzia. Tanto è vero che prima di riceverlo ho presentato un esposto contro i pm”, ha commentato all’Adnkronos il magistrato che nel 2004 si occupò della scomparsa della piccola Denise Pipitone.
“In realtà mi hanno invitato nelle trasmissioni solo dopo che ero andata in Procura, non ha influito per niente – ha spiegato – Sono stata sentita per le sommarie informazioni il 3 maggio e io sono andata in tv solo dopo. Quando ho parlato ho dato fastidio a qualcuno. Me lo aspettavo perfettamente. Quando la gente si chiedeva perché io non avessi parlato nei 17 anni prima. Perché è chiaro che una volta che ho parlato qualcuno si è infastidito e che ci sarebbe stata una reazione”.
“Non so se questo ha portato all’avviso di garanzia – ha aggiunto – ma so che dopo avere reso sommarie informazioni, lo scorso 3 maggio mi aspettavo di essere indagata. Io ho reso dichiarazioni tecniche solo oggi mi hanno dato copia degli atti, e la procura mi ha dato copia parziale degli atti”.
“Il 14 maggio ho depositato il primo esposto contro i pm – ha concluso – Il 4 giugno ho poi saputo informalmente dell’avviso di garanzia e il 18 giugno me lo hanno notificato e mi hanno anche notificato l’interrogatorio. Sono un po’ seccata, tutto questo è un po’ faticoso. Ma il vantaggio è che ho potuto fare domanda per avere la copia degli atti del processo Denise che è passato in giudicato, perché non li avevo quegli atti. Noi abbiamo chiesto l’archiviazione perché non riteniamo che fosse neppure da iscrivere, per motivi tecnici, è da archiviare. Ma i pm facciano quello che vogliono. Il potere è loro”.
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23 Giugno 2021, 11:33