08 Novembre 2023, 10:36
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Pier Silvio Berlusconi ha rilasciato un’intervista al “Corriere della Sera” in cui analizza i numeri registrati da Mediaset dall’inizio della nuova stagione televisiva ad oggi, ovvero dal 3 settembre al 4 novembre. E i numeri vedono la tv di Cologno Monzese davanti alla Rai con il 38,3% di share nelle 24 ore sul totale individui contro il 35,3% della tv di Stato. Un dato che non può che far felice l’ad e vicepresidente di Mediaset.
“Non mi permetto di dare giudizi — ha dichiarato Pier Silvio Berlusconi al “Corriere della Sera” — Noi stiamo crescendo di ascolto da diverse stagioni, abbiamo cambiato passo dal 2020 dopo l’emergenza Covid. E contemporaneamente la Rai si è un po’ involuta, nel senso che si è dimenticata che prima di tutto ‘la Rai è la Rai’, il che significa istituzione e Servizio pubblico. Invece appena c’è un leggero calo di ascolti la sua risposta è aumentare il comportamento da tv commerciale, nella speranza di ottenere qualche decimale di share che poi non sempre arriva; una condotta autolesionista che alla lunga fa male a tutto il sistema televisivo. Una Rai ricca e potente (di idee e di prodotto) per noi è stata un grande concorrente, ma è servita a tenere alto il benchmark, perché la Rai è la guida del sistema editoriale italiano. Se invece si comporta da broadcaster commerciale questo ruolo istituzionale viene meno”.
Va ricordato che la Rai ha perso pezzi da novanta facendosi scappare Fabio Fazio, Lucia Annunziata, Massimo Gramellini, Corrado Augias, Bianca Berlinguer e Myrta Merlino (le ultime due sono passate a Mediaset, ndr.). Ma per Pier Silvio Berlusconi “il punto non è questo”. “Io non penso che le difficoltà della Rai di oggi — autunno 2023 — siano colpa dei nuovi vertici Rai, arrivati da pochi mesi – afferma – Gli errori piuttosto vengono da lontano. Chi c’è oggi ha invece una grandissima opportunità, che mi pare voglia perseguire: tornare a portare la Rai a essere prima di tutto Servizio pubblico che non vuol dire fare una tv noiosa, di documentari in bianco e nero, ma avere un’identità che la distingue dalla tv commerciale”.
L’ad e vicepresidente di Mediaset ha svelato anche il motivo per cui si è deciso di allungare l’access prime time. Una scelta, mal digerita dai telespettatori, che fa sì che i programmi di prima serata partano quasi alle 22 depotenziando la seconda serata che ormai, praticamente, non esiste più. Quando invece sarebbe “il luogo adatto per sperimentare e anche per offrire prodotti di informazione” soprattutto per la Rai che vanta 2.020 giornalisti contro i 290 in forza a Mediaset.
“È una questione partita tempo fa per la competizione tra Striscia e Affari tuoi – ha spiegato Berlusconi Jr. – Noi ora abbiamo deciso di fermarci prima dando il buon esempio e facendo la prima mossa, pur rischiando qualche decimale di ascolto in prime time. In questo modo abbiamo offerto un servizio a tutto il pubblico e dato l’opportunità alla Rai di fare lo stesso, consentendo alle famiglie italiane di seguire davvero fino in fondo tutti i programmi. Basterebbe guardarsi negli occhi e chiudere alla stessa ora. Io sono pronto da subito”.
La scommessa vinta da Pier Silvio Berlusconi in questa stagione risponde al nome di Bianca Berlinguer strappata a “mamma Rai”. Mandarla in video “nella giornata più affollata per l’informazione” era sicuramente un rischio ma “volevamo rafforzare ulteriormente l’offerta di Rete4 con novità rivolte a un pubblico ancora più largo (…) Lei è bravissima e la qualità del prodotto vince sempre”.
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Pier Silvio Berlusconi ha elogiato anche Myrta Merlino che si è trovata dinanzi al difficile e altrettanto rischioso compito di prendere il posto di Barbara D’Urso a “Pomeriggio Cinque” che ha reso “più serio e giornalistico”. L’ad e vicepresidente di Mediaset ha così liquidato i rumors che lo volevano scontento dell’operazione “Myrta Merlino” inizialmente destinata a Rete4: “I dati sono buoni: come ascolti siamo in linea con la scorsa stagione”.
Del repulisti attuato sul “Grande Fratello” non è per nulla pentito: “Stavamo rischiando di andare oltre. Anche se fosse, e così non è, meglio un punto di share in meno che cadere nella mancanza di rispetto”. Infine, una breve battuta sul caso Giambruno: “Dico solo che sono molto dispiaciuto e che ho letto ricostruzioni tragicomiche”.
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08 Novembre 2023, 10:36