20 Novembre 2022, 12:06
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Al lavoro un vero incubo, torni a casa tardi e realizzi che non hai fatto la spesa… Niente paura, ci pensa CuciNoMoney: ricette molto, molto economiche partorite dalla mente di un siciliano creativo.
Le risorse come sempre scarseggiano e la fame prende il sopravvento, soprattutto dopo una giornata movimentata in cui non ho avuto neanche il tempo di pranzare. Rientrato a casa al solito improponibile orario, la solita domanda: “Che c**** mangiare?” Provo ad appoggiare l’orecchio al frigo, ma si “odono” soltanto le onde del mare. Scorgo una birra… La bevo? Anche. Mangio il vetro? Direi di no. Il tappo? Neanche. Buchi allo stomaco? Certamente. Cosa fare? Ecco la risposta.
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Innanzitutto prima di iniziare la preparazione, bisogna necessariamente lavare i piatti della sera precedente; un certo odorino inizia a espandersi persistentemente ed è meglio evitare di scoprire nuove forme di flora casalinga. Pulito tutto, riporre il tagliere sul bancone e preparare la salsiccia.
Meglio eliminare il budello, ma la pigrizia detta anche “lagnusìa” ha la meglio, quindi via di coltello e tagliare il tagliere sotto la teiera “tigliata” (se volete improvvisarvi falegnami), ma qui siamo chef di alta cucina scrausa e quindi necessita tagliare grossolanamente soltanto la salsiccia senza badare alla precisione. Distrutto l’arnese da taglio gettato nell’apposito scomparto di indifferenziata, aggiungere al semi-trito la pancetta e riscaldare nel frattempo la padella unta con un fil di ferro del coltello preceden… “ah no!”, con un filo d’olio.
“Ma l’acqua bolle?” Ricordando che la pasta non si autocucina, riempire la pentola di acqua già calda in modo tale da fare bollire quest’ultima prima del previsto e aggiungere il solito pugno di sale. Risolto il problema principale, si passa al soffritto. Nemmeno 3 minuti e l’acqua diventa geyser, quindi tutto pronto per versare la pasta.
Versare quindi la birra sul soffritto e lasciar marinare a fuoco sostenuto fin quando non verranno assorbiti tutti gli odori e i sapori e si creerà una sorta di riduzione o salsina. Dopo 10 minuti di paura e cottura di entrambe le preparazioni, spostare la pasta (già scolata mi raccomando), all’interno della padella ormai incrostata e amalgamare, (quanto è bella questa parola), con il condimento per X tempo a piacere.
(Piacere che non sia trucco di magia per far trovare la padella capovolta con tutta la pasta incollata da gettare stavolta direttamente nell’organico).
Una volta sudate sette (camicie no, perchè sono a fare la muffa in mezzo ai panni sporchi), magliettine puzzolenti, studiato come smaltire la differenziata e aiutato l’ambiente, guarnire con abbondante pepe. Starnutire a distanza. Ed è subito cena.
Potrebbe sembrare azzardato un po’ tutto, ma la fame abbonda e le risorse scarseggiano. Il sapore invece è ottimo, il contrasto degli elementi è veramente delizioso e un bel bicchiere di birra congelata d’accompagnamento è il toccasana per chiudere in bellezza. Godimento low cost.
Rutto libero, sbottonamento pantaloni e tanto sfogo al panzone precedentemente rinchiuso nella morsa della cintura.
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Si parla semplicemente di 2.50 € più o meno. Molto sinonimo di CuciNoMoney. Inoltre tutti gli ingredienti torneranno utili per tante altre preparazioni e soprattutto per brindare a nuove ricette.
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20 Novembre 2022, 12:06