La contessa si commuove parlando della figlia
- Madre e figlia hanno un rapporto simbiotico
- Il pensiero che assilla la nobildonna
- “Il principe azzurro di Giada era suo padre”
Patrizia De Blanck, 80 anni, e la figlia Giada, 40, hanno un rapporto simbiotico. Nonostante sia ormai una donna indipendente da un punto di visto lavorativo (è manager in una squadra di pallavolo di Aprilia, ndr.), la contessina non riesce a staccarsi dalla madre. Le due vivono ancora sotto lo stesso tetto.
L’appello a Giada: “Vola via da me”
Qualche mese fa, la contessa ha esortato la figlia a spiccare il volo. “Stai sbocciando in tutto il tuo splendore – ha scritto la nobildonna in una lettera indirizzata alla figlia – Manca solo un passo: volare via da me. Io ci sarò sempre per te”.
La contessa ha paura di morire
In realtà, la De Blanck sta cercando di preparare Giada alla sua dipartita. L’ex gieffina è assillata dal pensiero che, quando lei non ci sarà più, la figlia rimarrà sola. Per questo ha paura di morire.
“Non penso alla mia morte, ma al dolore che proverà lei quando non ci sarò più io – ha confessato commuovendosi nel salotto di “Oggi è un altro giorno – Ho più di 80 anni”. “Mi proteggerai per sempre, come hai già fatto in passato”, le ha fatto Giada in collegamento con la trasmissione di Serena Bortone.
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“Suo padre era il suo principe azzurro”
Mentre la madre ha alle spalle una vita sentimentale turbolente (con due matrimoni e svariate relazioni), non si può dire lo stesso per la contessina che non ha ancora trovato l’uomo della sua vita. La ragione, secondo Patrizia, è da ricercare nel rapporto di Giada col padre Giuseppe Drommi, console di Panama, scomparso quando lei aveva 15 anni: “Lui era il tuo principe azzurro”.