Patrizia Caselli ha un tumore polmonare al terzo stadio. La giornalista e conduttrice televisiva lo ha confessato nelle scorse ore in due interviste, una al “Corriere della Sera” e l’altra a “Storie di donne al bivio”, programma di Rai2 condotto da Monica Setta. “Ne parlo per la prima volta in televisione – esordisce nel salotto di Monica Setta – Noi abbiamo stagioni belle, stagioni meno belle e siamo costretti ad affrontare quello che in questo momento io chiamo uno tsunami. L’ultima volta che son venuta qui, neanche tre mesi fa, parlavamo solo d’amore. Mi è stato diagnosticato un tumore al polmone, sono stata operata, però non basta. È particolarmente accanito e in questo momento sto facendo chemioterapia, come capita a tante persone, uomini e donne”.
“Il momento più difficile è stato dirlo a mio figlio”
“Ho deciso di parlarne perché innanzitutto è nella mia natura essere molto sincera e anche trasparente – spiega Patrizia Caselli – Non sarei riuscita a non condividere questa notizia. È faticoso, inaspettato. Non avevo nulla, asintomatico, ma ho avuto vicino a me dei medici pignoli. Non era piaciuto un rx torace, mi hanno fatto fare la Tac, era dubbia, siamo andati alla Pet che ci ha detto molto di più, ha captato al polmone destro, anche tanto. A quel punto, la biopsia ha confermato il carcinoma polmonare. Io vengo curata al Policlinico di Milano con il servizio sanitario nazionale, va detto che c’è davvero un’eccellenza e che tutto ha funzionato. Quando ho avuto questa diagnosi, non sapevo a chi portarla. La chemio finirà tra qualche mese, è un po’ lunghetta”.
“Il momento più difficile è stato dirlo a mio figlio – confessa – François è un bimbo adottato (viene dal Congo e oggi ha 17 anni, ndr), ne abbiamo passate tante insieme. Lui mi ha detto: ‘Mamma, ce la faremo anche questa volta’. Queste diagnosi fanno sempre paura, però poi guardi alle terapie che ci sono, alle cure, alle percentuali di guarigione che in qualche modo vedi la parte fortunata”.
“Sono terrorizzata, non sono pronta a lasciare niente, non solo un figlio”
Nell’intervista al “Corriere della Sera”, Patrizia Caselli confida a Candida Morvillo di aver ricevuto la diagnosi lo scorso 6 febbraio: “Un tumore al terzo stadio su quattro. È la prima volta che ne parlo. Sono terrorizzata, non sono pronta a lasciare niente, non solo un figlio. Che speranza di vita ho? Continuo a chiederlo al medico e non riesco a trattenere il dato che mi dà. Al Policlinico di Milano, mi hanno asportato mezzo polmone destro e dei linfonodi trovati in metastasi, cosa che non si aspettava neanche il medico. Quello è stato il momento più brutto. Avevo sperato che non fosse necessaria la chemio, ma ora l’ho cominciata. L’altro momento brutto è stato dirlo a François. Mi ha risposto ‘supereremo anche questa’. È la frase che ci siamo ripetuti anche durante la difficile separazione da suo padre. Se mi sono chiesta: perché io? Sa che no? Mi sono chiesta: in una vita sola, anche questo? E poi ho pensato: però, è tutta esperienza”.
“Con Walter Chiari ho girato il mondo, di Bettino Craxi ero innamorata persa”
Nell’intervista al “Corsera”, Patrizia Caselli parla anche delle sue lunghe storie d’amore con Walter Chiari e Bettino Craxi. Con il primo durò sette anni, con il secondo nove. In entrambi i casi, si trattava di due relazioni prive di progettualità ma non per questo meno intense e importanti. “Io, già da ragazzina, pur con genitori che si sono amati, quando dalla strada vedevo le finestre con le luci accese in cucina, ero presa dall’angoscia – spiega – Quando a 45 anni ho creduto di poter fare la moglie del medico che si occupa di me sono franata: ho capito che ho bisogno di costruire il ‘per sempre’ col giorno per giorno, non di darlo per scontato. A parte che fare la moglie del medico era di una noia mortale. Con Walter ho girato il mondo, ero con lui quando riempì il Madison Square Garden. Con Craxi … Anche di lui ero innamorata persa. E con entrambi c’era l’ironia anche nella tragedia”.
“Bettino è morto tra le braccia di sua figlia. Un modo per non far torto a nessuno”
Patrizia Caselli ripercorre la sua storia con Bettino Craxi: “Fra noi iniziò a dicembre 1990. Tredici mesi dopo, iniziò Tangentopoli. Ho vissuto di quest’uomo il momento più crepuscolare”. Il giorno del lancio delle monetine “ero al Raphaël con lui, ma ero uscita dal retro, mentre lui volle affrontare la folla”. La conduttrice tv seguì Bettino Craxi ad Hammamet dove però c’era anche la moglie. “Stavo attenta a non andare nei posti frequentati da Anna – racconta – Craxi cercava ogni giorno di pranzare o cenare con me. Ho cambiato casa otto volte: una volta, avevo trovato tutto sottosopra e un machete sul letto; un’altra, alla mia donna di servizio qualcuno aveva chiesto di consegnare le carte che buttavo nei cestini. Non ho mai chiesto l’esclusiva, era l’amore di tutte le persone presenti ad Hammamet, nessuno escluso, a far sì che Bettino sopravvivesse in quelle condizioni (…) So come Bettino guardava il mare, sapendo che di là c’era l’Italia”.
Patrizia Caselli torna indietro con la memoria al giorno in cui Craxi morì: “Non ce l’aspettavamo. Non c’era neanche Anna. È morto fra le braccia di sua figlia Stefania. Non la considero una coincidenza, era più un non far torto a nessuno. Oggi la mia speranza più grande è tornare a vedere le stelle ad Hammamet”.
