Una ragazza di 27 anni Josy Peukert ha deciso di condividere sui social la sua scelta di partorire il suo quarto figlio senza l’aiuto di nessuno e alla presenza del suo compagno in un luogo inusuale: l’oceano. La donna in un video pubblicato su Instagram, che è stato visto milioni di volte, ha condiviso il parto e ha scatenato una valanga di polemiche tra favorevoli a questa pratica e contrari che ne sottolineano la pericolosità. Josy Peukert ha descritto l’incredibile momento in cui ha dato alla luce il suo bimbo partorendo da sola in acqua, in riva al mare, con accanto il compagno e ha scritto: “Sentire il ritmo delle onde mi ha fatto stare molto bene” . La donna ha già tre figli e come aveva già progettato si è diretta verso la spiaggia con il suo partner quando ha sentito che il travaglio era in corso perché sostenitrice di una pratica, il freebirth (nascita libera), che prevede “un parto olistico al di fuori del sistema medico”. La donna ha scelto le acque di Playa Majagual, in Nicaragua, nell’Oceano Pacifico. La 27enne non ha lasciato nulla al caso e da giorni studiava lo stato dell’acqua e le maree per poter partorire lì.
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E’ una variante del parto in acqua ma anche senza assistenza medica
Josy Peukert e il suo compagno Benni Cornelius, 42 anni, hanno raggiunto l’arenile. La coppia si è portata dietro un borsone con qualche attrezzo per il parto, molte spugne, asciugamani e un setaccio e poi ha seguito la natura. La donna ha spiegato che “le condizioni erano giuste quel giorno”. Un parto particolare che è una variante del parto in acqua ma senza assistenza medica. Per fortuna è andato tutto per il meglio e mamma e bimbo stanno bene. Nel video si vede la donna inginocchiata nella sabbia mentre inizia il travaglio completamente da sola e infine il piccolo tra le sue braccia con il cordone ombelicale ancora attaccato. “La soffice sabbia vulcanica sotto di me mi ha ricordato che tra cielo e terra non c’è altro che vita” ha dichiarato la donna assicurando che il piccolo di nome Bodhi Amor Ocean, del peso di 3,5 chili, sta bene.
“Bodhi è nato nel sole di mezzogiorno quando c’erano circa 35 gradi”
La scelta della donna è una conseguenza dello shock subito durante il primo parto. “La mia prima nascita in una clinica è stata traumatica”, ha raccontato. Al secondo figlio ha deciso di farlo in casa mentre al terzo anche con la sola presenza dell’ostetrica. Secondo Josy Peukert medici e ostetriche “portano via qualcosa durante il parto che il corpo femminile può fare da solo”. Da qui la scelta di partorire da sola in spiaggia il quarto figlio. La donna fa capo a un’associazione che conta 20.000 membri, la Freebirth Society. In tanti sul web che hanno approvato la decisione della giovane ma molti hanno criticato questo modo non convenzionale di avere un bambino a causa dei rischi che può comportare per mamma e bambino. “Bodhi è nato nel sole di mezzogiorno quando c’erano circa 35 gradi. Non eravamo affatto preoccupati che avesse freddo e io non ero preoccupata per le infezioni trasmesse dall’acqua. È perfettamente sano. Ho fatto tutte le ricerche di cui avevo bisogno per assicurarmi che fosse sicuro. L’acqua è una barriera clinicamente provata”, ha affermato la donna. Secondo Josy Peukert, l’acqua del mare ha fatto bene al piccolo che è calmo e sempre sereno. “Tutto è meraviglioso per lui finché sta tra le mie braccia – ha raccontato – Si sente rilassato e sicuro esattamente come quando era nella mia pancia”. La comunità medica ricorda infatti che questo tipo di parto in acque non controllate può causare infezioni, ipotermia, polmonite e problemi respiratori al nascituro.