“Ci son cascato di nuovo”. Canterebbe Achille Lauro. Stando a quanto si legge sul sito “Silere non possum”, Papa Francesco sarebbe stato protagonista di un’altra boutade a porte chiuse. Dopo la “troppa fro*iaggine nei seminari” pronunciata il 20 maggio nell’assemblea generale dei vescovi della CEI e riferita da “Dagospia”, il Pontefice sarebbe incappato in un nuovo scivolone.
Cosa avrebbe detto Papa Francesco durante un incontro con i giovani sacerdoti romani
Mercoledì 29 maggio, in occasione di un incontro con i giovani sacerdoti romani, Papa Francesco avrebbe condannato i pettegolezzi da parrocchia imputandoli al genere femminile. “Il chiacchiericcio è una roba da donne. Noi abbiamo i pantaloni, dobbiamo dire le cose”, sarebbe la frase pronunciata con tono confidenziale. All’inizio del 2023, il Pontefice aveva già invitato un gruppo di religiosi ad “avere i pantaloni” e a “dire le cose in faccia” usando anche in quell’occasione un tono colloquiale.
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“Ci sono problemi di corruzione, io cerco di risolvere”
Sempre secondo il sito “Silere non possum”, nella riunione a porte chiuse di mercoledì 29 maggio, in riferimento alla diocesi romana, il Papa avrebbe detto: “Ci sono problemi di corruzione”. “Io cerco con i vescovi ausiliari di mettere soluzioni a questo, risolvere – avrebbe aggiunto – Settimana scorsa ho ricevuto una informazione: questo è problematico, questo è problematico. Si deve parlare su questo”.
Le scuse del Papa: “Non ha mai inteso offendere o esprimersi in termini omofobi”
Due giorni fa, in riferimento all’espressione irrituale in occasione dell’assemblea generale dei vescovi della CEI del 20 maggio, la sala stampa vaticana aveva diffuso una nota con le scuse del Pontefice: “Papa Francesco è al corrente degli articoli usciti di recente circa una conversazione, a porte chiuse, con i vescovi della CEI. Come ha avuto modo di affermare in più occasioni ‘Nella Chiesa c’è spazio per tutti, per tutti! Nessuno è inutile, nessuno è superfluo, c’è spazio per tutti. Così come siamo, tutti’. Il Papa non ha mai inteso offendere o esprimersi in termini omofobi, e rivolge le sue scuse a coloro che si sono sentiti offesi per l’uso di un termine, riferito da altri”.
