07 Aprile 2024, 10:26
4' DI LETTURA
Scintille a “Dritto e Rovescio”. Paolo Del Debbio ha dato voce al trapper Baby Touché, all’anagrafe Amine Amagour. Classe 2003, è nato a Padova ma ha origini marocchine. Ha esordito a 19 anni e negli ultimi anni è balzato agli onori della cronaca non solo per le canzoni dai testi violenti ma anche per aver preso parte alla cosiddetta faida tra trapper. Durante una perquisizione, la polizia ha rinvenuto a casa sua un machete lungo 54 cm. In studio, oltre al trapper delle faide che canta armi e droga, c’è anche il suo manager One Shot che lo difende a spada tratta: “Ha la fedina penale pulita”.
“Faccio musica per fare soldi – spiega Baby Touché – per fare stare bene mia madre, mio padre, la mia famiglia, per stare bene io, per permettermi di non fare la vita che fa l’80% dei ragazzi. Quindi svegliarsi e essere schiavo del mondo, lavorare per 1.500 euro al mese”. “E allora tiene il machete a casa”, sottolinea il conduttore. “La vita reale è quella dei ragazzi che si alzano alle 6.30 per studiare, per lavorare e per farsi un cu*o così – interviene Daniele Capezzone, direttore editoriale di “Libero” – Sei un cialtrone”. “Tu sei andato in Ucraina quando è esploso il casino? Io sono andato senza video, senza media”, ribatte il trapper.
A quel punto, Dj Ringo dà un consiglio “da fratello maggiore” a Baby Touché che reagisce paragonandolo al “capo dei capi”. “Come ti chiami tu? Totò Riina. L’hai fatta la strada che mi stai parlando di strada?”, incalza il trapper. Paolo Del Debbio salta dalla sedia: “Scusa, a chi l’hai detto Totò Riina? No, no, lascia perdere…nulla. A me non metti paura. Non mi metti nessuna paura. Chiedigli scusa, se no te ne vai”. “Non farmi la scenata. Ok vado. Buona giornata, ciao a tutti. Grazie per il tempo”, dice Baby Touché lasciando lo studio seguito a ruota dal suo manager.
Poco dopo, Baby Touché ci ripensa e torna in studio, ribadendo anche una volta che le canzoni che inneggiano alla violenza rappresentano il 5% del suo repertorio. “Io faccio rap e racconto quello che vivo nel mio presente – confida – Adesso faccio la musica cattiva perché in questo momento sono arrabbiato, sono infuriato. Io faccio soldi sulle mie emozioni”. Poco dopo, il trapper comincia a battibeccare con alcuni presenti in studio e il conduttore perde la pazienza. “Puoi smetterla di far queste cose? Se no ti ci porto proprio fuori. Giovanotto, ci vuole un po’ di rispetto”, fa notare Paolo Del Debbio. “Nessuno mi ha rispettato da quando ho messo piede qua. Io sono sin troppo rispettoso”, tiene a precisare Baby Touché.
Il conduttore si avvicina al suo ospite e lo invita a sedersi e a calmarsi. “Non toccarmi zio, non toccarmi, non passiamo a queste cose. Torna al tuo posto e io torno al mio”, sbotta il trapper. “Il mio posto è dappertutto”, sentenzia il padrone di casa. “Allora anche il mio, altrimenti me ne vado”, minaccia Baby Touché. A quel punto, Paolo Del Debbio lo invita a lasciare lo studio: “Vai fuori dai co***oni. Sicurezza, qualcuno lo porti fuori”. “Deve venire la direttrice a dirmelo, non tu – replica il trapper – Io ho parlato con la direttrice. Parlo con la gente seria, non con te”. Il conduttore non vuole sentire ragioni: “Ho detto fuori”.
Baby Touché viene accompagnato fuori dalla sicurezza e Paolo Del Debbio porge le sue scuse al pubblico a casa: “Chiedo veramente scusa ai telespettatori, perché oggi abbiamo raggiunto un livello di una bassezza totale. Mi scuso di aver invitato personaggi di questo tipo. Con questa arroganza, con questo modo di fare così becero. Mi scuso di cuore, mi scuso con il pubblico di questo errore. Scusate”.
CLICCA E SEGUICI SU FACEBOOK
“Siete tutti uguali, avevate la possibilità di capire il motivo per il quale la nostra generazione è arrabbiata ma no, cercate sempre il modo di fare uscire il male che c’è in me per strumentalizzarmi – ha poi scritto Baby Touché in una Instagram Story – Sono la prima persona che è stata pagata in quello studio, ho preso più soldi di quanti ne prende il conduttore in un mese, non mi ha invitato lui ma la direttrice di Mediaset. Non vedo l’ora di venire ripagato per ascoltare dei frustrati parlare di me”.
Pubblicato il
07 Aprile 2024, 10:26