21 Aprile 2022, 13:22
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Paola Saulino torna alla ribalta per via di una dichiarazione sul chiacchieratissimo professor Alessandro Orsini. In un articolo di suo pugno pubblicato su “MOWmag”, la sexy influencer napoletana elenca i motivi per cui uscirebbe volentieri con il discusso ospite di “Cartabianca”. “Perché è elegante, è sensibile e intelligente, sa parlare ma soprattutto sa spiegare, lo trovo un analizzatore concreto, e di contro molto umano, un filantropo, anche empatico”, sentenzia. La Saulino ammette di aver saputo dell’esistenza del professor Orsini solo dopo essersi imbattuta nelle polemiche scaturite dalle sue recenti ospitate televisive e svela di concordare con lui su tante cose.
“Ho letto qualcosa e visto dei video e più leggevo più mi trovavo con lui – confessa – Definirlo uno che odia i napoletani significa non saper leggere e ascoltare le sue parole. Lui ha tessuto le lodi dei napoletani, definendoli intellettualmente superiori, e mi ci trovo totalmente con lui: l’ingegno e la cazzimma che vengono spinti da alcune dinamiche ci rendono sicuramente più intelligenti di altri popoli, ma questo è dovuto proprio alla ‘collettiva’ inferiore moralità (è una generalizzazione, si intende: magari il singolo campione non lo è). Ora, non ci si deve far abbindolare dalla parola ‘inferiore’: non è sviluppata una moralità etica nel napoletano, non c’è neanche il mutuo soccorso a mio parere, si accetta una legge del vicolo che ha confini molto labili con la legge di Stato. E questo è vero, chi dice il contrario mente”.
“È un gran peccato, ne conveniamo, ma per i napoletani (non solo, ma ora stiamo parlando dei napoletani) è normale accettare dei compromessi, se le cose vanno così è perché così sono sempre andate, è naturale ammettere che ci sono microcrimini, piccoli furti, rapine – prosegue – Ed è vero che non si denuncia abbastanza, ed è vero che quello che succede a uno sono ca*zi di quello: fin quando non tocca a me non è un problema mio, né tantomeno lotto per un altro in difficoltà, perché alla fine perderei e non ne vale la pena, o perché ho paura. Io comprendo i sentimenti alla base di questo essere, ma resta il fatto che se vogliamo dare delle parole a un modus operandi, queste parole possono essere benissimo ‘moralità inferiore’, e conseguente ‘intelligenza superiore’. Tutto molto easy”.
Secondo Paola Saulino, anche sulla guerra in Ucraina, Alessandro Orsini “dice cose strategicamente inappuntabili”. “Lui non è filo-Putin, chi dice questo è un calunniatore – spiega l’influencer – Lui non dice mai qualcosa a favore di Putin, altrimenti non sarei qui a rendere giustizia nel mio scritto all’intelligenza di Alessandro Orsini. Lui parla come un sociologo, e struttura delle fasi che rappresentino un percorso verso la pace. Chi ha interpretato male ha un pensiero, manicheo, spartano, sempliciotto, grossolano, così da dover per forza rinchiudere nelle categorie ‘buono’ o ‘cattivo’ discorsi o persone.
Credo che lui magistralmente spieghi idee che io ho in mente, meglio di me, usando le parole e mettendole insieme tanto da spiegare alcuni concetti (in primis quello sui napoletani) meglio di quanto potessi fare io, e il che è tutto dire perché credo di essere una abilissima comunicatrice e forse poche volte mi è capitato di pensare che uno parlasse e spiegasse meglio di me”.
Sono sostanzialmente quattro i motivi per cui Paola Saulino uscirebbe a cena con il professor Orsini. “E’ nato a Napoli ma è biondo con gli azzurri come me, e credo che i napoletani chiari siano realmente il non plus ultra. Sì, lo ammetto, sono molto orgogliosa di me e anche Orsini lo è di sé, dunque siamo simili, anche vagamente egocentrici, ma non credo proprio narcisisti o megalomani”, è la ragione numero 1. “E’ femminile”, continua l’influencer sottolineando come “la dolcezza e la delicatezza in un uomo siano una marcia in più”. Ad attrarla è anche il suo essere “accogliente” che fa pensare ad “un uomo aperto, comprensivo, che magari ascolta…”. Infine, “è un bell’uomo” e la cosa non guasta.
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21 Aprile 2022, 13:22