Paola Ferrari, giornalista sportiva, è pronta per il suo prossimo impegno televisivo. Condurrà insieme a Marco Mazzocchi, Fulvio Collovati, Tony Damascelli e Eraldo Pecci “Notti europee” su RaiUno da venerdì alle 23.10, “Un titolo che abbiamo scelto per ricordare le Notti magiche”, spiega lei stessa in un’intervista rilasciata a “La Repubblica”. “L’Italia debutta sabato – precisa – noi partiamo subito con Marco Mazzocchi, il mio campione del mondo preferito, Fulvio Collovati, Tony Damascelli e Eraldo Pecci. Speriamo che l’Italia diverta e ci metta il cuore; siamo pronti a condividere le emozioni. Quando vai in onda tutti i giorni diventi un amico del pubblico. Rai Sport col mio direttore Jacopo Volpi ha una gran bella estate: gli Europei di calcio, le Olimpiadi di Parigi e le Paralimpiadi su Rai 2 che hanno la stessa dignità. Lo sport supera tutte le barriere, deve essere inclusivo”.
La giornalista parla della Nazionale e ammette: “Bisogna vedere se questa Nazionale ha cuore e passione, fattori che Spalletti sta cercando. Quello che ha fatto vincere l’Italia tre anni fa è stato il cuore, l’uomo chiave fu Gianluca Vialli. Quando hai un esempio come lui, una persona con quel coraggio, tutto diventa più bello”.
“Vialli è stato l’ingrediente determinante per un gruppo che ha vinto contro tutto e contro tutti”
Paola Ferrari dedica un ricordo speciale e commosso a Gianluca Vialli. “Ha regalato tutti i valori che incarnava alla squadra, si era creata un’alchimia. Arrivavamo dagli anni del covid, c’era la voglia di stare insieme, la gente cantava per le strade. L’ex ct Mancini aveva al suo fianco l’amico di una vita, Gianluca ha dato una lezione di coraggio ai ragazzi. È stato l’ingrediente determinante per un gruppo che ha vinto contro tutto e contro tutti”. Della squadra di Luciano Spalletti non è entusiasta. “Ha una discreta squadra – afferma – ma non vedo la magia dello stare insieme. Spalletti ha un carattere spigoloso, mi ha conquistato quando ha vinto lo scudetto con il Napoli. Un rapporto incredibile con i tifosi, un amore esagerato: è stato bravo. Anche dal punto di vista umano mi è sembrato che avesse delle corde in più. Adesso è alla prova più importante”.
La giornalista rivela che questo sarà il suo ultimo campionato europeo da commentatrice. “Fra tre anni smetto e andrò in pensione. L’Europeo, come le Olimpiadi e i Mondiali rappresenta un momento in cui lo sport va oltre la prestazione, i valori sono esaltati. Entro in un modo, esco in un altro, è coinvolgente. Una prova fisica e un’immersione nei sentimenti”.
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“L’età mi dà fastidio perché non potrò vedere che succederà. Non sono falsa, non dico che sono felice”
Paola Ferrari ammette di essere una donna passionale. “Forse troppo – rivela -. Mi arrabbio, sono pignola. Sono come un gatto sul davanzale, pronta a dare una zampata e a lasciarci la zampina. Bisogna lasciar correre nella vita, anche nei rapporti personali, ma sono impegnativa per chi è al mio fianco”. Delle polemiche che hanno investo la Rai dice: “TeleMeloni? Ho vissuto in Rai i cambiamenti che avvenivano, le nomine sono del ministero del Tesoro, e non vedo niente di diverso. Noi dello sport viviamo in un’isola. Mi impegno sempre, poi posso avere qualcuno in più che mi apprezza o che non tifa per me, al di là di qualsiasi colore”. La giornalista confida di non avere un buon rapporto con il tempo che passa: “Non sono amica della mia età. Vorrei avere più energia, parlo con i miei figli di intelligenza artificiale. L’età mi dà fastidio perché non potrò vedere che succederà. Non sono falsa, non dico che sono felice. Sto bene fisicamente, sono fortunata, ma vorrei avere venti anni di meno. Anche dieci andrebbero bene».
“Non sono il tipo che sta un passo dietro l’uomo. Anche mio marito ha vita dura”
La giornalista ha sempre avuto un rapporto burrascoso con le altre esponenti del gentil sesso, soprattutto colleghe. “Ho avuto rapporti anche molto duri con le donne – ammette – con i colleghi sono sempre stati buoni, con Paganini e Mazzocchi ci vogliamo bene e ci proteggiamo a vicenda. Se qualcuno cerca di prevaricare non porgo l’altra guancia, non sono il tipo che sta un passo dietro l’uomo. Anche Marco, mio marito, ha vita dura. Sono bella tosta”. Poi aggiunge: “Ho carattere, ma anche la determinazione e la consapevolezza che noi donne abbiamo un valore, le conquiste vanno difese. Nasco molto tenerona, con la vita e le esperienze mi sono costruita una corazza, non ero battagliera lo sono diventata. Quando sali sul ring ti devi difendere e attaccare, stare sempre a vedere cosa accade. Mai abbassare la guardia”.
“Mi piacerebbe tanto diventare nonna ma i miei figli non ci pensano proprio”
Paola Ferrari ha due figli, Virginia e Alessandro. Di loro dice: “Mia figlia è andata a vivere da sola, si è laureata, lavora è molto indipendente. Quando hai una mamma che lavora hai un modello. Io mi sono sacrificata, per un po’ me l’hanno rinfacciato: ‘La domenica non ci sei mai’. Ma hanno capito. I miei ragazzi hanno un bel carattere, sono stata molto fortunata. Marco è quello più condiscendente, hanno una chat col padre dove non ci sono perché mi nascondono le cose. Io sono stata più severa, non credo nella ‘mamma amica’. Deve essere amica quando serve”. Infine, ammette che le piacerebbe diventare nonna. “Mi piacerebbe tanto ma non ci pensano proprio, quando accenno alla cosa mi dicono: ‘Tu sei matta’, e io rispondo: ‘Se fate presto un bambino la mamma può aiutarvi’. Non li convinco ma mi consolo: ho sei cani e tre gatti”.