07 Dicembre 2021, 11:48
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“Sono sempre stata molto fortunata nella mia vita perché avrei potuto finire non bene”. Paola Ferrari ripercorre la sua “infanzia da incubo” nel salotto di “Verissimo”.
“Lo dico sinceramente – prosegue – Nella mia vita ho incontrato molti trabocchetti, molti rischi, perché prima dei 16 anni ero già quasi totalmente via di casa. Ho affrontato dei mondi complicati, specie in quegli anni. Ho incontrato delle difficoltà…ero una ragazza, anche carina, fuori di casa…Io avevo una situazione molto complicata perché sono (quasi) figlia unica. Purtroppo ho avuto una madre che ha avuto dei problemi mentali seri. Io ho vissuto un’infanzia da incubo, mia mamma ha cercato tre volte di uccidermi. Questo è quello che riesco a ricordare, ricordo tre tentativi esatti. Mio padre era molto assente, anche per lavoro. Non avevo fratelli e per me è stato un trauma molto difficile da superare. Però sono orgogliosa di me perché l’ho superato bene, l’ho superato con l’amore, cercando di essere una buona madre”.
“L’unica cosa che non sono riuscita ad affrontare è stato il perdono – confida – Non sono riuscita a perdonare e di questo un po’ mi rammarico. Quando anni dopo mia madre è tornata ad essere, non dico normale, ma equilibrata, in qualche modo ha chiesto il mio perdono ma io non sono stata capace di darglielo. Poi lei è mancata e questo mi ha fatto sentire un po’ in colpa. Mi ha fatto riflettere su quanto il mio animo sia diventato troppo duro. In realtà, non è così perché sono una che si commuove per niente, che dà da mangiare al cane che trova per strada. L’animo è ancora quello, però c’è una doppia faccia: su certe cose non riesco a perdonare, dimenticare e voltare pagina”.
“Io non avevo l’istinto materno – svela – Mi piacciono tantissimi i bambini, ne vorrei avere avuto otto. Però l’istinto materno non l’avevo, volevo lavorare. La gravidanza è stata per me un periodo non felice. La paura di avere qualcosa di quella pazzia mi ha sempre un po’ perseguitato. Però poi ho fatto pace con queste paure. Con i miei figli è nato un amore fortissimo. Se fossi stata più giovane, ne avrei fatti altri due. Non vedo l’ora di diventare nonna. Al momento non ci pensano, mi sa che devo aspettare un po’.
Paola Ferrari ha scoperto di avere un fratello quando era già mancato: “Questo è forse il più grande dolore della mia vita. Molte sere non riesco a dormire per questa mancanza. Avendo avuto un’infanzia complicata, ho sempre desiderato essere protetta. Non ho mai avuto un abbraccio da mia mamma. Non lo ricordo. Desideravo avere un fratello con cui condividere questo dramma con un fratello maschio che mi proteggesse. Il momento più bello della mia vita è stato quando mi hanno detto ‘sai che hai un fratello?’. Per un minuto, sono stata la persona più felice del mondo. Parliamo di otto anni fa”.
“Dopo un minuto, mi hanno detto ‘guarda che è morto’. Per me è stato uno choc – racconta – Mio padre aveva avuto una relazione extraconiugale di cui non sapevo nulla da cui è nato un ragazzo che adesso avrebbe 10-12 anni meno di me. Purtroppo è morto in un incidente in moto. Nessuno ce l’ha detto, né a me né a lui. Questa è una mancanza che mi dà un dolore infinito. Perché quando sai che una cosa non si è mai realizzata, non c’è stata e non ci sarà più, è brutto. Non so cosa darei. Non posso dire come si chiama perché credo che il marito di questa donna non lo sappia. Per rispetto, è giusto che io non lo dica”.
In passato, la giornalista sportiva non ha risparmiato critiche a Diletta Leotta. “Ho detto più volte che la trovo molto brava per l’età che ha – spiega – Molto più brava di me alla sua età. Non mi vanno giù alcune scelte. Tutto nasce dalla provocazione di un collega che mi chiede ‘tu vorresti che tua figlia fosse come lei?’. Ho detto ‘no’. Perché mia figlia deve piacersi com’è, deve accettarsi. Io non sono contraria alla chirurgia, però secondo me ognuno deve accettarsi. Questo non lo trovo un esempio positivo e quindi su questo sono stata abbastanza critica. Devo dire che è una ragazza brava, non penso che voglia essere una grandissima giornalista. Penso che voglia fare più una carriera nel mondo dello spettacolo”.
“Sono molto contraria alla donna fisicamente troppo esposta in questo lavoro – conclude – Non penso che dobbiamo usare l’arma della seduzione per essere credibili. Però ognuno è libero di fare quel che vuole. Io non lo condivido, ho percorso una strada diversa non negando di essere una donna che si piace. Non voglio criticare quello che fa ma penso che così si fa un passo indietro e poi diventiamo merce interscambiabile. Invece noi dobbiamo vincere nel nostro lavoro, essere protagoniste, per la nostra personalità. Di belle ne arrivano, ne arriveranno, e bisogna essere qualcosa di più. Non credo alla sua storia con Can Yaman perché sono a conoscenza di una sua passione importante per un’altra persona. Le informazioni che ho come giornalista sono diverse. Detto ciò, guarda quanto è bella, quanti anni ha…che si diverta. Beata lei”.
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07 Dicembre 2021, 11:48