01 Gennaio 2023, 13:54
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Ornella Vanoni, 88 anni, milanese doc, non disdegnerebbe di trasferirsi in campagna. “Voglio bene a Milano, ma non la amo più come prima – confessa in un’intervista a “Sette”, settimanale del venerdì del “Corriera della Sera” – Questi grattacieli che poi secondo me sono mezzi vuoti. Troppe macchine, troppa isteria”.
Gli ultimi anni segnati dalla pandemia hanno fortificato e insieme addolcito la cantante che, dopo un intervento al femore, è impegnata in una tournée e non ne vuole sapere di appendere il microfono al chiodo. “Non sono così forte. Sono coraggiosa – tiene a precisare – Con la pandemia sono diventata forte. Ho avuto anche un intervento al cuore, poi al femore. Mi sono fortificata. E addolcita insieme (…) Se lasci passare il tempo senza riempirlo non serve a niente. Io ci ho messo tanta dolcezza”.
Ornella Vanoni spiega il suo rapporto con il Natale: “Quando sei piccolo è tutto meraviglioso. Poi quando diventi grande e hai i genitori, magari malati, c’è un’allegria forzata. Io per un bel po’, per questioni familiari, ho passato natali tristi. Quest’anno sono felice. Lo passo con mio figlio Cristiano e la sua compagna”.
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La cantante ammette di nutrire un amore sconfinato per il suo primo nipote Matteo: “Ha un carattere solare, un’esplosione di luce. Intendiamoci adoro anche mia nipote ma non la vedo mai: gira in barca a vela facendo la cuoca. È un essere libero, è coraggiosa”. Riguardo al suo rapporto con le altre donne dice: “Io non mi metto in competizione e non ho invidie, non so se questa è solidarietà. Sorellanza? No, non ci credo. Ci sono amiche che possono diventare sorelle, altre donne con le quali non c’è alcuno scambio emotivo”.
La conversazione si sposta sugli uomini della sua vita, argomento su cui sono stati spesi fiumi di inchiostro e che la cantante non ha ancora esaurito anche se in passato ha detto di essere stanca di parlarne. Ornella Vanoni fa un’eccezione e ripercorre la sua storia con Giorgio Strehler: “Ero ragazzina e andavo a teatro da lui che mi prestava i costumi per carnevale. Poi entrai alla Scuola del Piccolo Teatro, e ci innamorammo. Ho imparato tanto guardando Giorgio lavorare. È stata una esperienza forte, formativa. Ma la nostra storia d’amore creò scandalo: lui molto più grande e sposato. Io fui bistrattata per questo legame”.
Poi al Festival di Spoleto, “Luchino Visconti mi presentò Renato Salvatori (l’attore di Poveri ma belli ), era un gran gnocco. Ci fecero foto insieme e scoppiò il putiferio. Giorgio era furioso, mi stalkerizzò sul telefono fisso. La verità è che ormai il nostro rapporto era già finito. Non ero stanca di lui, ma di una cosa che faceva lui e che a me non andava più… Non mi va più di parlarne. Certo che Giorgio mi ha amato alla follia, come nessun altro”.
Gino Paoli, che le dedicò “Senza fine”, si innamorò delle sue “mani grandi”. “Era un ragazzo bruttino, vestito di nero, collo alto da rive gauche – ricorda – E ho provato quello che provo quando sono vicina a un ‘talento vero’”. Nel 1960 la cantante convola a nozze con l’impresario Lucio Ardenzi da cui due anni dopo ebbe il figlio Cristiano.
“Ero molto confusa… Andai all’altare – vestita di giallo – pensando a Gino Paoli che amavo – confida – La sera prima volevo mandare tutto all’aria, e fuggire. Ma tutte le mie amiche a dirmi: ‘Non si fa, non puoi, domattina ti devi sposare’. Insomma ho combinato un casino dietro l’altro”.
Infine, la cantante rivela di aver respinto Gianni Agnelli: Ho cantato per l’Aga Khan e quella sera c’era anche l’Avvocato. Alla fine della sera mi appoggiò al muro. Gli dissi: ‘Tutte morirebbero per lei, io no’. Lui si è fatto una risata”.
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01 Gennaio 2023, 13:54