Oliviero Toscani parla per la prima volta in tv della malattia che lo ha colpito poco più di un anno fa. Il fotografo di fama internazionale è affetto da amiloidosi. È stato lui stesso a svelarlo qualche giorno fa al “Corriere della Sera”. Senza immaginare che quell’intervista avrebbe suscitato tanto clamore.
“Ho detto delle banalità e, come tutte le banalità, questo impressiona la gente – dichiara a “In Onda” su La7 intervistato da Marianna Aprile e Luca Telese – Se dici la verità fai paura. Non pensavo assolutamente che tutto questo causasse quello che è successo. Ma del resto, tutto quello che ho fatto l’ho sempre fatto così. Non c’è nessuna voglia di provocare. Anzi, trovo che la provocazione sia intrinseca con l’arte. Se l’arte non provoca qualcosa non serve a niente. Deve provocare discussioni, punti di vista, interesse, curiosità e anche il fatto che si può sempre cambiare idea”.
Oliviero Toscani e la malattia: “Devo pagare tutto quello che ho preso prima”
Il fotografo confessa di non temere la morte. “Se vivi, muori – afferma con serenità – La vita ti porta alla morte, questo bisogna riconoscerlo”. Il fotografo dice di non provare alcun pudore nel mostrarsi indebolito: “Io non ho questo problema, appartiene allo sviluppo della vita. Bisogna accettarlo, non c’è niente da fare. Dobbiamo accettarci e volerci bene anche nella malattia”. “Tremendo” è invece mancato controllo del proprio corpo. “È veramente personale non riuscire a muoversi e fare quello che pensi di voler fare – spiega -Diventa problematico vivere ogni giorno così. Ho avuto una vita molto privilegiata e fortunata. Ho vissuto tutto quello che uno può sognare di vivere e adesso è così. Devo pagare tutto quello che ho preso prima”.
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“Mio figlio butterà le mie ceneri sulla pila del concime dei cavalli”
Oliviero Toscani non intende affidarsi a Dio nella malattia. “Non ho tentazioni di fede – dichiara – Il mio rapporto con il Padre Eterno è stato risolto tanto tempo fa, non abbiamo problemi, entrambi non abbiamo molto da dirci. Posso capire quelli che sono credenti e fanatici. Loro sono fortunati, ma il mio Dio è un altro Dio. Non è quello là”. “Quello che succederà quando sarò morto non mi interessa assolutamente – continua – Non so come quelli che vogliono la scritta sulla tomba o essere ricordati. È tutto ridicolo. Mio figlio Rocco dice che le ceneri le butterà sulla pila del concime dei cavalli. Quando è finito, è finito. Dopo un po’, nessuno si ricorda più di te. Non ci sei più. La cosa non mi spaventa assolutamente. Questo è normale. Non è che mi interessi più di tanto se si ricorderanno di me. Anche io mi ricordo di Socrate e di Omero, di Leonardo da Vinci”.
Il fotografo rivendica il diritto di porre fine dignitosamente alla propria vita
Nel finale, Oliviero Toscani rivendica il diritto di porre fine dignitosamente alla propria vita e lancia una stoccata al governo: “In questo momento siamo alla mercé di un sistema che mi fa veramente paura. La maggior parte dei leader della destra sono contro la libertà di scelta. Perché sono contro le libertà, in generale. Soprattutto di scelta, che metterebbe in discussione il loro comportamento. È inutile dire che hanno vinto le elezioni. Hanno vinto con una percentuale che non è la maggioranza assoluta. Ed è inutile che mi diano del comunista. Solo i dementi e i cretini ragionano così: o sei fascista o sei comunista. Sono veramente patetici”.