Oliviero Toscani promuove Elly Schlein ma boccia il servizio fotografico delle polemiche uscito su “Vogue Italia”. “È la donna del futuro e continua a dimostrarlo – sentenzia in un’intervista a “La Stampa” – Fa incaz*are i conservatori di destra e di sinistra, parla un linguaggio nuovo, è nuova, vince, e va su Vogue. A cosa le serve? Se chiedi a una donna in gamba se preferisca essere bella o intelligente, lei ti risponderà: bella”. “Ci è andata perché glielo hanno consigliato – azzarda Toscani – Ha sbagliato chi l’ha fotografata: quelle foto sono brutte. E ha sbagliato chi l’ha vestita. Lei è una ragazza in jeans con le sue giacchettine, deve continuare così. È elegante, sobria, fresca. Ha stile. La ricordo sempre benvestita”.
“A nessun maschietto verrebbe in mente di fare il cretino con lei”
Secondo il celebre fotografo, si è benvestite “quando nessuno si accorge dei vestiti che hai addosso. Ed è in questo senso che Schlein è la donna del futuro: una donna con la quale a nessun maschietto verrebbe in mente di fare il cretino. Una che ti colpisce per quello che pensa e fa, e che non passa inosservata per come si muove e non per quello che ha addosso”.
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“Mica si è fatta fotografare mentre beve champagne in una vasca d’oro”
Oliviero Toscani non reputa inopportuna la scelta di Elly Schlein di pagare un’armocromista per decidere come vestirsi: “Mica si è fatta fotografare mentre beve champagne in una vasca d’oro. Non capisce molto di moda, si fa aiutare: può permetterselo. Siamo davvero così provinciali da credere che questo sia un tradimento dei suoi valori? (…) Se Schlein si vestisse da operaia, la accuserebbero di apologia del comunismo. E invece lei, giustamente, archivia il trench (…) La sua politica, il suo modo di pensare non cambia per una foto su Vogue”.
“Non c’è niente di più provinciale di un piccolo comunista”
Secondo Toscani, “l’armocromia è un diritto del popolo“: “Ma se mi offrono il caviale e a me il caviale piace, perché non dovrei mangiarlo? Questo è provincialismo politico. Lo stesso di chi rompeva le palle a Bertinotti per i pullover di cachemire. Non c’è niente di più provinciale di un piccolo comunista (…) Io sono di sinistra. Molto di sinistra. Sono un radicale”. Il fotografo concorda con “Vogue” sul fatto che la segretaria del Pd abbia svecchiato e demascolinizzato la politica italiana: “È bravissima. Io ho votato per lei quando tutti dicevano che avrebbe perso. E la voterei ancora, convintamente”.
“I fascisti oggi non hanno bisogno di vestirsi con la camicia nera”
Oliviero Toscani tira bordate a Giorgia Meloni: “E’ volgare. Rossetto esagerato, ombretto sgargiante. Lei popolare? In Armani?”. “Io solo questo vorrei dire sul 25 aprile: non c’è stata nessuna liberazione, i fascisti li abbiamo sbattuti fuori dalla porta e sono rientrati dalla finestra – sentenzia – Sono ancora qui, più raffinati di una volta. Perché non hanno bisogno di vestirsi con la camicia nera, fare il saluto romano. Non hanno insicurezze identitarie. Li caratterizza quello che fanno. Fanno Cutro. Il fascismo è un’opera d’arte italiana. Possibile solo in un paese come il nostro: corrotto, ignorante e corruttibile come nessun altro”.