“Oggi è un altro giorno” ha chiude definitivamente i battenti. Com’è noto, la trasmissione con cui Serena Bortone ha intrattenuto i telespettatori di RaiUno per tre anni non tornerà in onda nella prossima stagione televisiva e sarà sostituita da un programma probabilmente condotto da Caterina Balivo. Serena Bortone traslocherà su Rai3 dove prenderà il posto di Massimo Gramellini a “Le Parole” che oltre al sabato andrà in onda la domenica nell’access time.
Serena Bortone: “Per tre anni questo è stato uno spazio libero”
L’ultima puntata di “Oggi è un altro giorno” si è aperta in un clima di grande festa. Serena Bortone è entrata in studio sulle note di “Freedom”. “Dopo 586 puntate, oggi si chiude ‘Oggi è un Altro Giorno’ – ha detto a fine puntata – Sono stati tre anni impegnativi ma pieni di tante soddisfazioni che debbo al gruppo di lavoro, che è qui con me, e a voi tanti, tantissimi, che ci avete seguito e amato. Non finirò mai di ringraziarvi e di ringraziare gli autori e chi ha condiviso i pomeriggi con me”. “Per tre anni questo è stato uno spazio libero – ha tenuto a precisare la conduttrice romana – Abbiamo portato nelle vostre case migliaia di vite, un pezzetto di ognuna resterà per sempre con me e con voi. Abbiamo illuminato artisti, valorizzato la memoria, presentato la contemporaneità, sostenuto storie di coraggio, vi abbiamo informato sull’attualità”.
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“Aver alzato e di molto gli ascolti di questa fascia è la conferma che avevamo ragione”
“Soprattutto, abbiamo vinto la scommessa di portare qui tanta letteratura, la musica classica, la lirica – ha aggiunto con commozione – Voi ci avete seguito sempre più numerosi e questo è il mio più grande orgoglio. Aver sconfitto quel pregiudizio elitario, arrogante e stolto secondo cui voi, il pubblico televisivo, non siete in grado di apprezzare quella che con un certo razzismo intellettuale viene chiamata la cultura alta. Il popolo, l’Italia e gli italiani sono molto più avanti di come talvolta li si voglia rappresentare ed è anche per questo che i nostri migliaia di ospiti sono stati diversi fra loro, perché il servizio pubblico è pluralismo, inclusione e sostegno alla fragilità. Aver alzato e di molto gli ascolti di questa fascia è la conferma ultima che avevamo ragione”. “Vi lascio con un augurio che è anche un’esortazione – ha concluso – siate liberi, siate autentici a qualsiasi prezzo. Buon vento. We’ll meet again, ci rivedremo ancora”.