Berlusconiana lei, antiberlusconiano lui. Una storia (d’amore) che sulla carta sembrava avere poche chance segnata irrimediabilmente dalle divergenze politiche. Eppure il segreto della lunga liaison tra l’ex ministro del Pd Francesco Boccia e l’ex esponente del centrodestra, oggi conduttrice e opinionista tv, Nunzia De Girolamo sta proprio nella scelta di tenere la politica fuori dalle quattro mura di casa.
Il primo incontro
I due, come racconta l’ex ministro degli Affari Regionali al “Corriere della Sera”, si conoscono nel 2009 all’università Federico II di Napoli. Galeotto è un convegno sul caos spazzatura. “Non ci eravamo mai incrociati – ricorda – Io ovviamente sapevo chi fosse. Lei, mi avrebbe detto dopo, prima di quel giorno a Napoli non aveva idea di chi fossi io. La platea del convegno era quasi tutta di centrosinistra. Nunzia fa un discorso dei suoi, tosto, senza freni. Immaginando la reazione del pubblico, eravamo seduti accanto, le sussurro: ‘Bell’intervento, non ti preoccupare, ti difendo io’. Lei risponde una cosa tipo ‘mi difendo da sola’. La sera mi manda una e-mail: ‘Dovremmo presentare una proposta di legge insieme’. Risposta mia: ‘Aspettavo la tua email’”.
Lo scambio di mail e l’invito a pranzo
“Per due mesi avremmo parlato solo così, via e-mail – prosegue – Nessuno chiedeva il numero di telefono all’altro fino a quando le dico ‘ti invito a pranzo perché il pranzo dura meno della cena ed è meno compromettente’”. Da lì inizia una relazione clandestina fatta di avventure in giro per il mondo e di complicità. “Primo viaggio insieme in Libano – racconta Boccia – Con una macchina noleggiata ci spingiamo fino al confine presidiato dagli Hezbollah. Laggiù non ci conosceva nessuno”.
I due decidono di uscire allo scoperto
Dopo aver mantenuto a lungo il segreto, i due decidono di uscire allo scoperto anche se il clima attorno a loro non era per nulla incoraggiante. “La situazione, che oggi fa sorridere, era serissima – spiega il piddino – Lo scontro tra il centrosinistra e Berlusconi era a livelli altissimi nel 2009. Ero andato a vivere da Nunzia, quando uno dei due riceveva una telefonata di lavoro andava a parlare in un’altra stanza. La politica doveva rimanere fuori dal rapporto, altrimenti sarebbe finita male e subito. Decidiamo però di dirlo a Berlusconi. Più d’uno iniziava ad avere sospetti”.
L’aperitivo a Palazzo Grazioli
L’occasione è un aperitivo a Palazzo Grazioli. La De Girolamo gli presenta il leader azzurro e la conversazione, neanche a dirlo, si sposta subito sulla politica. “Lui mi chiede perché lo attacchiamo così tanto e io parlo dieci minuti contestandogli punto per punto la sua politica economica – racconta Francesco Boccia – Nunzia era pallida in volto, temeva mi cacciasse di casa. E invece che cosa fa? Mi ascolta senza interrompermi e poi mi dice ‘be’, quanto la capisco…’. Praticamente dava la colpa di quei provvedimenti a Giulio Tremonti”.
La reazione di Berlusconi
Silvio Berlusconi non comprende il vero motivo della visita. Addirittura, il giorno dopo, convoca Denis Verdini perché – dopo essere rimasto piacevolmente colpito da Boccia – mira a portarlo nel centrodestra. “Verdini – confessa l’ex ministro – che sapeva tutto, telefona a Nunzia: ‘Oh, glielo dovete dire’. Quando lo seppe, Berlusconi la prese con un sorriso: ‘Va bene, basta che ti tratti come una regina’”.