Nunzia De Girolamo ha debuttato con il suo nuovo programma dal titolo “Avanti popolo” in onda ogni martedì, in prima serata, su Rai3, nello spazio lasciato libero da Bianca Berlinguer. Ma non c’è pace per la tv di Stato che continua a collezionare flop di ascolti e consensi. La prima puntata è stata seguita da 574 mila spettatori facendo registrate il 3.6% di share. L’intento del programma è quello di affrontare argomenti di attualità in studio, con ospiti che possano essere gente comune o politici. Quella che sembrava una sfida apparentemente semplice, per Nunzia De Girolamo si è trasformata in un autogol. In studio ha ospitato infatti il marito Francesco Boccia, capogruppo del Pd al Senato. Più che un’intervista su temi di attualità è sembrato un siparietto in stile “Sandra e Raimondo” durante il quale i due si sono a tratti punzecchiati come una qualunque coppia che si rinfaccia piccole mancanze. “Io il ministro l’ho fatto prima di te e il congedo parentale l’ho preso io mentre tu andavi a vedere la partita con mio padre. Bell’esempio di maschio”. “La nostra è una società maschilista”, ha risposto Francesco Boccia.
Bianca Berlinguer ha doppiato Nunzia De Girolamo negli ascolti della serata
Nunzia De Girolamo e il marito hanno messo in piedi un qualcosa che non è proprio piaciuto ai telespettatori che hanno preferito ‘migrare’ verso Rete 4 dove Bianca Berlinguer ha traslocato con il suo programma “E’ sempre Cartabianca”. Una sfida vinta dalla giornalista che ha doppiato Nunzia De Girolamo negli ascolti portando a casa il 6.5 di share. “Non c’era nulla di romantico in questo spregiudicato uso di carica, quella di Boccia, che De Girolamo ha utilizzato come colpo di scena. Era convinta di risultare simpatica stendendo i mutandoni insieme, mostrando la foto del marito che fa la rovesciata ma ha solo fatto il bel servizio alla destra che infatti, alla Camera, la venera: ‘Bravissima’”, ha scritto nella sua recensione su “Il Foglio” Carmelo Caruso. “Il resto è più dimenticabile di Pino Insegno – ha aggiunto – collegamenti che ‘frizzavano’, e ancora mossette, strizzatine. Gli ascolti alla fine non rendono giustizia. È la prima vera e grande operazione di successo della destra in Rai: contribuire a rendere insopportabile il Pd del trullo. Era Boccia che le prendeva dalla moglie, ma le impronte restavano sul viso della sinistra”.
CLICCA E SEGUICI SU FACEBOOK
Aldo Grasso: “Il servizio pubblico dovrebbe dare voce soprattutto alla competenza”
Non è stato certo più morbido Aldo Grasso sul “Corriere delle Sera” che su Nunzia De Girolamo ha scritto: “Voleva togliersi il dente subito per non dare la stura a malignità, insinuazioni, pettegolezzi. È perlomeno bizzarro che a una ex ministra venga affidato un programma di infotainment sul servizio pubblico e che, alla prima puntata, come primo ospite, inviti il marito parlamentare che ricopre un ruolo dirigenziale in un partito. Sono cose che succedono in Italia ma non sempre l’effetto è quello sperato”. Il critico televisivo ha poi aggiunto: “Rinfrancata dal dente tolto, De Girolamo ha iniziato a condurre usando un fastidioso tono d’intimità che va tanto di moda nei programmi più corrivi. Da dove le derivava quella disinvoltura, quel dare del tu a tutti, quella familiarità che in tv risulta sempre fastidiosa e svilisce ogni argomento? ‘Avanti popolo’ (Rai3) richiama alla memoria ‘Aboccaperta’ di Gianfranco Funari (TMC, 1981), una delle prime trasmissioni a parlare alla pancia del paese, sorretta dalla convinzione che la riunione di condominio potesse essere spettacolarizzata”. Poi la stoccata finale riferita alla dirigenza Rai: “Sono momenti questi in cui il servizio pubblico dovrebbe ritrovare il suo spirito originario e dare voce soprattutto alla competenza; il resto è folklore deleterio. Comunque, tutto è meglio di ‘#cartabianca’, anche se per ora ‘Avanti popolo’ è ancora privo di identità editoriale (quella politica è stata giustamente resa esplicita), ma in tv basta perseverare, ci si abitua a tutto, audience permettendo”.