31 Agosto 2021, 11:45
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Predicano bene ma razzolano male. Da quando hanno ripreso in mano le redini dell’Afghanistan, i talebani promettono libertà ma a distanza di qualche settimana dal loro ritorno a Kabul e al potere della libertà professata non c’è neanche l’ombra. A cominciare dai media e dalla stampa costretti a subire ingerenze e incursioni che stonano non poco con le loro promesse.
Un esempio è il raccapricciante siparietto andato in onda nelle scorse ore sulla tv afghana. Un giornalista in giacca e cravatta legge un comunicato e delle domande con due miliziani armati fino ai denti alle spalle che sembrano marcarlo stretto. Una scena surreale e allo stesso tempo drammatica rimbalzata in tutto il mondo grazie ai giornalisti della BBC Kian Sharifi e Yalda Hakim che l’hanno divulgata.
I due miliziani armati di kalashnikov non sono gli unici talebani presenti negli studi televisivi ubicati a Kabul da dove viene trasmesso “Parvaz”, uno dei programmi più seguiti. Una volta allargata l’inquadratura, si scorgono altri uomini armati. Accanto al conduttore siede invece un esponente del movimento integralista, protagonista di un’intervista. Il talebano usa toni apparentemente concilianti, parla di “tranquillità”, di ordine ristabilito e di vittoria contro le forze occidentali, mentre il conduttore legge un comunicato con cui si invita la popolazione a “collaborare con l’Emirato Islamico” e a non aver paura.
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31 Agosto 2021, 11:45