24 Settembre 2021, 12:39
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Ospiti di Serena Bortone a “Oggi è un altro giorno”, Erminia Ferrari e Luca Manfredi – moglie e figlio del grande attore Nino Manfredi – ripercorrono la storia del grande attore rimasto in sanatorio dai 15 ai 18 anni per lottare contro la tubercolosi. Così nasce “In arte Nino”, film premiato a Cannes, che testimonia la bellezza della vita e il superamento di tante difficoltà. Nino Manfredi è scomparso nel 2004.
“Avere un grande padre come Nino è sicuramente una cosa molto impegnativa – ammette Luca – Se poi non sei abbastanza forte e strutturato da sopportarne il peso, rischi di rimanerne schiacciato. Io per fortuna sono riuscito ad essere abbastanza forte da sopportarne il peso. Lui era un grande timido e ha vinto la sua timidezza attraverso la recitazione, attraverso l’interpretazione di un personaggio che non era lui”.
Nino Manfredi ed Erminia Ferrari sono stati sposati per 50 anni. Ancora, oggi lei sente il marito accanto a sé. “Ogni giorno mi dà il buongiorno – racconta – Cosa mi dice? E’ contento”. La donna ricorda il loro primo incontro e interviene anche il figlio. “Lei era diffidente, riteneva che essendo un attore fosse un po’ inaffidabile e quindi l’ha tenuto un po’ a distanza – confida Luca Manfredi – Poi lui ha perseverato in questo corteggiamento”. Fino a strapparla un invito a cena.
“Se mi aveva colpito? L’attenzione era totale – confessa Erminia – A poco a poco ho imparato a fidarmi di lui. Ce ne vuole per imparare a conoscere una persona, imparare a conoscere un attore figuriamoci! Io non mi sono mai annoiata nella vita, figuriamoci con Nino”.
Luca Manfredi sottolinea come sia stata la madre a tenere insieme i pezzi della famiglia nonostante le crepe che via via si formavano. “Bisogna essere allenati e poi dire a se stessi cosa conta nella vita”, spiega la Ferrari.
A quel punto, Serena Bortone prende la palla al balzo e ricorda che Erminia ha scoperto dei tradimenti. “Mah i tradimenti…ma sono tradimenti? Bisogna conoscere le persone – precisa la moglie di Manfredi – Non è che tu sposi Nino e lui diventa tuo. Eh no! Devi imparare a capire la sua indole. Se faceva qualche scappatella, si capiva! Da dove? Dagli atteggiamenti e da quello che diceva”. “In qualche modo si faceva scoprire”, interviene Luca.
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“Non ero tranquilla perché devi stare attenta. Però devi vivere la tua vita e capire l’altro come persona – conclude Erminia – Non è che la impasti ed è tua. Il pane lo impasti ed è tuo. Se mi è mai venuto in mente di tradirlo? Ma perché avrei dovuto? Per reazione…no! Se non avessi gradito i tradimenti, non mi sarei messa nella stessa situazione. Pirandello ce lo racconta in ‘Uno nessuno e centomila’ e devi capire ‘mò qual è?’”.
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