Neonata rapita, Moses: "Perdonerò Rosa, non sono il diavolo"

Neonata rapita, Moses: “Perdonerò Rosa, non sono il diavolo”

Daniela Vitello

Neonata rapita, Moses: “Perdonerò Rosa, non sono il diavolo”

| 29/01/2025
Neonata rapita, Moses: “Perdonerò Rosa, non sono il diavolo”

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Omogo Chiediebere Moses detto Acqua perdonerà la moglie Rosa Vespa che si trova in carcere per il rapimento della piccola Sofia Cavoto. Il 43enne lo ha detto in un’intervista rilasciata al quotidiano “La Repubblica”. Ritenuto estraneo ai fatti, l’uomo è stato rimesso in libertà dopo quattro giorni. A scagionarlo durante il blitz della polizia nella abitazione di Castrolibero dove era in corso una festa di benvenuto è stata la stessa Rosa che ha subito detto di aver agito da sola. Una versione supportata da Moses che continua a ribadire la sua innocenza. Martedì 21 gennaio, quando ha varcato la soglia della clinica Sacro Cuore di Cosenza era convinto che il bebè prelevato dalla consorte fosse suo figlio. Durante la festa, poco prima dell’arrivo della polizia, il cognato ha ricevuto un video con le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza della clinica che aveva ripreso i due coniugi. Rosa Vespa ha quindi confessato ai parenti quello che avrebbe poi riferito agli inquirenti.
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La piccola Sofia riabbraccia i genitori (Foto da video)

“Ho pensato che stessero accusando me perché sono di colore, il solito razzismo”

“Quando ho visto il video ho pensato che stessero accusando me perché sono di colore, il solito razzismo – spiega Omogo Chiediebere Moses – Ma io ero lì per portare a casa mio figlio. I parenti si sono innervositi, ho pensato subito a quella bambina, che era appena nata, l’ho presa tra le braccia e ho cercato di proteggerla. Pochi secondi dopo la polizia era dentro casa nostra. Sono un essere umano e perdonerò Rosa, non sono il diavolo. Forse un giorno andrò a trovarla in carcere e chiederò a lei di dirmi perché mi ha fatto questo”. Rosa Vespa e Omogo Chiediebere Moses stanno insieme da 13 anni. Il loro primo incontro è avvenuto nella chiesa di Santa Teresa a Castrolibero. “Lei cantava nel coro – racconta Moses – io ero lì per un progetto come mediatore culturale. Ci siamo conosciuti, piano piano ci siamo innamorati. Ci siamo sposati nel 2021. Volevo un bambino fin da subito, ma non arrivava. Adottare un bambino per noi era troppo difficile”.

Acqua Moses e Rosa Vespa (Foto da video)

Moses non aveva mai sospettato che la gravidanza di Rosa fosse finta

Omogo Chiediebere Moses non ha mai sospettato che la gravidanza della moglie fosse finta. Come non lo hanno sospettato i familiari. “A maggio, quando mi ha comunicato che era incinta, sono dovuto andare in Nigeria perché mia madre era morta – rivela – A fine agosto non ho sospettato niente, perché la sua pancia era cresciuta. Mi faceva vedere anche le ecografie, leggevo gli esami. Come potevo immaginare che fossero bugie?”.

Acqua Moses e Rosa Vespa con la piccola Sofia (Foto da video)

Moses: “Tutta la famiglia è sicura del fatto che Rosa non stia bene”

Il 43enne accompagnava la moglie alle visite ma restava sempre in auto. “Non mi faceva entrare mai – confida – mi diceva che avrebbe fatto tutto in poco tempo e mi lasciava in auto. Non ho altri figli, quindi per me era tutto nuovo e non conoscevo tutte quelle cose”. Moses spiega anche le immagini riprese dalle telecamere della clinica Sacro Cuore: “Lei stava per sistemare nell’ovetto quello che per me era mio figlio e poi all’improvviso mi ha detto di andare via subito. Si è quasi messa a correre e io l’ho seguita, mi sono preoccupato che cadesse con il bambino”. Omogo Chiediebere Moses rivolge un pensiero anche a Valeria Chiappetta, mamma della bimba di un giorno rapita nella clinica Sacro Cuore di Cosenza: “Provo un grande dispiacere per la mamma di Sofia. Tutta la famiglia è sicura del fatto che Rosa non stia bene e sperano che questa mamma possa capirlo”.

Pubblicato il 29/01/2025 17:07

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